Espulso dall’Italia, rientra clandestinamente e (probabilmente) si dà allo spaccio: in manette a San Giuliano Milanese

La polizia locale arresta un marocchino 32enne che nel cellulare ha foto e filmati che lo ritraggono impegnato a preparare alcune dosi. Gli investigatori dovranno chiarire se effettivamente il maghrebino fosse un pusher

Nel 2017 era stato espulso dall’Italia con il divieto assoluto di farvi ritorno prima di 5 anni. Poco dopo il rimpatrio, però, è rientrato in Lombardia, vivendo in totale clandestinità, senza documenti e senza una dimora fissa, come fosse un'ombra. Ad arrestare C.Y., un marocchino di 32 anni, ci hanno pensato nei giorni scorsi gli agenti della polizia locale di San Giuliano, nell’ambito di un controllo lungo la via Emilia. In auto con lui si trovavano due persone, un italiano e un altro marocchino, identificati con la carta d’identità e risultati entrambi con precedenti per furti e stupefacenti. C.Y., invece, non aveva documenti e quindi è stato portato al Comando di via Giolitti presso la postazione scientifica, dove è emerso il suo passato. Perquisito, il 32enne è stato trovato in possesso di 130 euro e due cellulari, le cui schede sim sono risultate intestate a prestanomi. All’interno dei cellulari gli agenti hanno rinvenuto selfie e video in cui il maghrebino si riprendeva nell’atto di preparare alcune dosi di stupefacente. Per questo, gli investigatori hanno avviato un apposito filone di indagine volto a verificare l’esistenza di una reale attività di spaccio facente capo al 32enne. Nel mentre, l’uomo è stato denunciato per la ricettazione dei telefoni e tratto in arresto per l’ingresso clandestino in Italia. 

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