Gruppi di lavoratori protestano nei confronti dell’Ikea

Un’occasione questa per presidiare e per protestare contro la speculazione immobiliare, innescata nella zona, dalla costruzione dell’ipermercato Ikea, ma anche per denunciare la crescita del lavoro precario e sottopagato e per lamentare i danni causati dai tagli alla scuola pubblica. I protestanti, organizzati nel coordinamento “Lavoratori uniti di San Giuliano”, si sono fatti sentire esponendo striscioni utilizzati nel blocco dei cancelli della protesta contro i licenziamenti della San Carlo, tenutosi lo scorso 4 maggio. «Questo proprio per sottolineare che solo con la lotta e solo uniti si può resistere e si possono strappare dei risultati», si legge in una nota stampa del coordinamento. I lavoratori hanno fatto appello a tutti i presenti per organizzare una resistenza a difesa del posto di lavoro invitandoli alla assemblea pubblica che si terrà il 28 maggio, a San Giuliano Milanese. Il presidio è durato dalle prime ore di apertura dei cancelli Ikea fino alle 20 della sera. «La direzione Ikea, nel pomeriggio, ha rifiutato di concedere l’uso dello spazio antistante l’ingresso, ritenendo il volantino distribuito dai lavoratori lesivo degli interessi aziendali – continua il comunicato stampa –. Un brutto segnale per i lavoratori interni, tutti assunti a contratto a termine e quindi tutti precari e ricattabili. Ci auguriamo che le condizioni interne di lavoro siano dignitose e che il futuro prospetti l’assunzione a tempo indeterminato per l’insieme dei lavoratori lì impiegati» conclude lo scritto.

Jennifer Marfia