Ignobili ignoti imbrattano gli edifici sede di Pd, Sel e Camera del lavoro con svastiche e offese

Svastiche, croci celtiche, scritte ingiuriose e dal contenuto razzista: questo è il risultato di un vero e proprio raid vandalico, verificatosi a San Giuliano nella notte tra il 9 e il 10 novembre scorso.

Svastiche, croci celtiche, scritte ingiuriose e dal contenuto razzista: questo è il risultato di un vero e proprio raid vandalico, verificatosi a San Giuliano nella notte tra il 9 e il 10 novembre scorso. Nel mirino dei “graffitari” sono stati alcuni precisi obbiettivi di natura politica: le sedi locali del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia Libertà, site rispettivamente in via De Nicola e in via Roma, e la sede della Camera del Lavoro di via Rizzi. Un simbolo di estrema destra è altresì comparso accanto a un esercizio commerciale, i cui proprietari sarebbero parenti del sindaco Alessandro Lorenzano. Sul caso indagano i Carabinieri della Tenenza sangiulianese, coadiuvati dai colleghi di San Donato: attualmente non sono ancora stati individuati eventuali responsabili, ma sembra che i vandali abbiano agito approfittando della fitta nebbia di quella sera, che ha consentito loro di agire senza essere visti. «Quanto è accaduto – ha dichiarato a 7giorni Massimo Molteni, consigliere comunale di Sel – mi fa subito pensare a quanto si verificò in campagna elettorale, quando furono imbrattati proprio i nostri manifesti e quelli del Pd». Riflettendo sull’identità dei possibili autori di quanto accaduto, Molteni è convinto si tratti di «gente con poveri mezzi e in crisi di identità. Però sono pericolosi: hanno dimostrato di conoscere bene la topografia di San Giuliano e di sapere dove colpire». L’assessore alla Sicurezza Gennaro Piraina, interpellato sull’accaduto, ha ricordato come «già due anni fa, durante i festeggiamenti per l’anniversario della Liberazione, si era verificato un evento analogo, con la comparsa di simboli e frasi di estrema destra». Anche Piraina conferma che i vandali non sono stati ancora identificati, ma informa che già si stia percorrendo una precisa direzione in tal senso: «La pista che attualmente viene seguita – ha affermato l’assessore – è quella di gente che viene da fuori, ma che probabilmente è stata guidata da qualcuno del luogo». L’assessore ha espresso piena solidarietà alle vittime del raid, con un particolare pensiero alla Camera del Lavoro: «Colpire i rappresentanti dei lavoratori in un momento così delicato per l’Italia, è particolarmente da codardi».

Alessandro Garlaschi