“Il pane e le rose”, quando i piccoli gesti salvano il mondo


Ma perché assurgere il pane e le rose a emblemi del progetto? La risposta è semplice. Certamente, il pane è il cibo più comune sulle nostre tavole, giungendo così a potere rappresentare l’alimentazione in generale. E non solo: è anche la metafora della sussistenza, dell’economia, del lavoro e del guadagno, della vita quotidiana e delle dinamiche di produzione e consumo che stanno alla base della nostra società. Quanto alle rose, i fiori probabilmente più regalati e apprezzati, divengono il simbolo dell’ambiente, dell’ecosistema e della sostenibilità, ma anche della delicatezza e della sensibilità, attitudini essenziali quando ci si appresta a confrontarsi con tematiche etiche e solidali.
“Il pane e le rose”, quindi, si afferma come un’opportunità di condivisione e compartecipazione, finalizzata allo smantellamento di quei gesti e quelle abitudini quotidiane, che i cittadini spesso mettono in atto senza essere consapevoli delle ripercussioni devastanti che ne scaturiscono. Non soltanto a danno dell’ecologia, ma anche a sfavore della giustizia sociale e dell’uguaglianza, che dovrebbe vigere tra tutti gli esseri umani che popolano la terra. Meccanismi deleteri per il sistema socio-economico mondiale, purtroppo, possono essere causati da normali azioni: per esempio, fare la spesa, spostarsi in automobile, decidere di investire i propri soldi. Per evitare che ciò accada, bisogna essere a conoscenza di tutte quelle pratiche che possono rendere davvero migliore l’ambiente, la nostra salute e il benessere del mondo intero. A questo proposito, è fondamentale acquistare sapendo scegliere i prodotti giusti, rinunciare all'automobile quando se ne può fare a meno, essere in grado di fare fruttare i propri risparmi senza finanziare le industrie delle armi. Una serie di iniziative saranno presto messe in atto dagli enti locali che hanno preso parte al tavolo di lavoro, assumendo l’incarico di gestire il centro. Fra queste, è presente anche la filiale melegnanese di “Slow Food”, l’associazione internazionale che opera per la salvaguardia delle cucine locali, delle produzioni tradizionali, delle specie vegetali e degli animali a rischio di estinzione, sostenendo un modello ecologico di agricoltura.

Novella Prestigiovanni