Rapinò un phone center a San Giuliano: arrestato dopo 5 mesi di indagini

In manette un marocchino 23enne, rifugiatosi in Liguria. Il colpo venne messo a segno assieme ad un italiano 56enne ai domiciliari, subito arrestato dai carabinieri mentre fuggiva dopo la rapina

I carabinieri lo hanno bloccato al suo ritorno a San Giuliano

Dopo circa 5 mesi di indagini serrate, i carabinieri della Compagnia di San Donato hanno arrestato I.J., pregiudicato marocchino 23enne accusato di aver partecipato all’assalto al phone center di via Verdi a San Giuliano. Era la tarda serata di mercoledì 28 dicembre 2016 quando I.J. ed un italiano di 56 anni che si trovava agli arresti domiciliari avevano fatto irruzione nell’esercizio commerciale, gestito da un cittadino bengalese. Brandendo un coltello e con il volto coperto da un passamontagna, il 56enne aveva intimato al titolare di consegnare tutto l’incasso della giornata, che ammontava a circa 3mila euro. Una volta entrato in possesso del malloppo, il rapinatore italiano lo aveva poi passato nelle mani di I.J., che si era subito dileguato ed aveva fatto perdere le sue tracce. Poco dopo anche il 56enne era fuggito, salvo tuttavia essere rintracciato e bloccato dai carabinieri a poca distanza, grazie alla segnalazione di alcuni passanti che avevano visto quanto stava accadendo. Immediate erano scattate le indagini dei militari per rintracciare l’uomo fuggito coi soldi, il quale sembrava letteralmente svanito nel nulla. Le forze dell’ordine hanno passato al setaccio le “amicizie” dell’arrestato scoprendo che, proprio nei giorni antecedenti il blitz, aveva preso contatti il giovane marocchino, volto anch’egli già noto alla giustizia. Il 23enne risultava residente proprio a San Giuliano ma nei fatti era irreperibile. Alla fine, dopo quasi 5 mesi di ricerche, I.J. è stato rintracciato. Subito dopo la rapina, infatti, era fuggito in Liguria, ad Albenga. A quel punto i carabinieri, continuando a monitorare i suoi spostamenti, hanno atteso che rientrasse in territorio sangiulianese, cosa che è avvenuta venerdì 19 maggio. Quando ormai pensava di averla fatta franca, per I.J. sono invece scattate le manette per rapina in concorso. Le indagini degli uomini dell’Arma, tuttavia, non si fermano con l’arresto del nordafricano: il sospetto, infatti, è che il commando che aveva dato l’assalto al phone center fosse composto da altre persone.
Redazione Web