San Giuliano Milanese: la drammatica storia di Federico Calandra va in onda a “Le Iene”

Il 26enne è rimasto invalido a seguito del tremendo impatto con un tronco d’albero. A conclusione delle indagini non è stato individuato nessun colpevole. L’inviato Matteo Viviani ha portato il sindaco Marco Segala a casa di Federico: «Per lui faremo il possibile»

Un frame della puntata de

Un frame della puntata de "Le Iene". Da sx Matteo Viviani, Federico con il padre e Marco Segala

Erano le 5 del mattino del 7 settembre 2022 quando il 26enne Federico Calandra di San Giuliano si stava recando al lavoro. Mentre percorreva via Fiume Lambro a San Donato si è trovato davanti un tronco d’albero, finito sulla carreggiata a seguito della forte ondata di maltempo delle ore precedenti. Dopo aver arrestato la marcia, Federico è sceso dall’abitacolo, sorpreso di essere riuscito ad evitare per un soffio il grosso ostacolo. 

Pochi istanti dopo, però, è accaduto qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita per sempre: un furgone che stava sopraggiungendo, infatti, non ha arrestato per tempo la corsa e, impattando contro il tronco, lo ha proiettato addosso a Federico. Il giovane è stato portato in ospedale in pericolo di vita, con parte del cranio letteralmente fracassata dall’impatto. Dopo oltre un mese di coma, numerosi interventi chirurgici e un complesso percorso riabilitativo, il 26enne di San Giuliano è potuto tornare a casa, sebbene ormai la normalità della vita precedente all’accaduto sia divenuta un miraggio. Federico, infatti, deve essere costantemente assistito dalla famiglia, che non lo può lasciare a solo, non è più autosufficiente e non è più in grado di lavorare.      

La dolorosa storia di Federico Calandra è stata al centro di un servizio de “Le Iene”, noto programma televisivo di Italia Uno, andato in onda il 16 gennaio. L’inviato Matteo Viviani è arrivato a San Giuliano per raccontare l’accaduto e, soprattutto, per portare alla luce la paradossale vicenda giudiziaria seguita al terribile incidente, che ha reso Federico vittima due volte. Allo stato attuale, infatti, il Pm del Tribunale di Milano che ha indagato sulla vicenda ha chiesto l’archiviazione del caso senza, di fatto, aver individuato un responsabile per quanto successo. 

«Ci siamo trovati di fronte ad una situazione a dir poco sconcertanteha affermato ai microfoni de “Le Iene” il legale che segue la famiglia di Federico, Giambattista Lomartire -. Le indagini svolte non rispondono a numerosi interrogativi: a che velocità viaggiava il furgone, qual è stato lo spazio di frenata, se chi era alla guida fosse al telefono. In zona c’era anche un autovelox che nessuno ha analizzato». Inoltre, riguardo il fatto che l’albero si trovasse in mezzo alla strada, il Pm riporta che «la strada e le adiacenzespiega il legalefossero di competenza di Anas, Anas risponde che quella strada era stata ceduta al Comune di San Donato Milanese, il quale a sua volta ha ribattuto che l’area era stata ceduta a propria volta alla Città Metropolitana di Milano». Un vero e proprio corto circuito burocratico, insomma, che, alla fine, ha indotto il Pm ad archiviare il caso senza individuare responsabili e, come conseguenza, senza prevedere alcun risarcimento per Federico.

Non solo. Allo stato attuale, infatti, l’Inail ha ritenuto il 26enne “Abile al lavoro”, assegnandogli solamente il 64% di invalidità, a dispetto del grave deficit cognitivo e motorio certificato dal neurologo che lo ha in cura.

Alla luce di tutto ciò l’inviato de “Le Iene” si è rivolto direttamente al Comune di San Giuliano e al suo sindaco, Marco Segala, per chiedere un intervento in grado di supportare la famiglia di Federico nella gestione di un quotidiano divenuto estremamente difficile da sostenere. «Conosco la storia di Federicoha affermato il primo cittadino -. È una vicenda assurda. Come Comune faremo tutto il possibile per cercare di migliorare la vita di questo giovane». Accompagnato da Matteo Viviani, Segala ha voluto conoscere di persona lo sfortunato 26enne e la sua Famiglia, garantendo ogni aiuto possibile da parte del Comune.