Ecco come aiutiamo le famiglie rom a integrarsi

Com’è nato il vostro interesse verso questa problematica?
L’anno scorso, abbiamo deciso di avviare alcuni progetti di integrazione rivolti alle famiglie nomadi presenti sul territorio. Prima, queste famiglie erano accampate vicino alla cava, poi si sono spostate a Lavanderie, vicino alla chiesa. Ce ne siamo presi cura insieme all’associazione Misericordia e Missione Possibile, all’ex sindaco di Cernusco, a don Alberto, alle insegnanti della scuola di Redecesio e ad altri privati cittadini che hanno dato il loro generoso contributo.

Quali sono state le iniziative promosse?
Innanzitutto, portare i bambini a scuola. Partendo dal basso, infatti, si possano raggiungere importanti successi. Abbiamo attivato un doposcuola, presso la scuola di Segrate A.Schweitzer, dove i bambini potevano anche usufruire delle docce. Abbiamo portato le donne al consultorio per informarle su questioni igienico-sanitarie e le famiglie hanno potuto fare alcune visite di routine presso la Asl.

13 SEGRA laura travaglia con Clarissa, dell'associazione _Missione Possibile_Poi cosa è successo?
Dopo l’ultimo sgombero, il Comune ha offerto riparo a donne e bambini, ma solo una famiglia ha accettato. Nel frattempo, siamo rimasti in contatto con le quattro famiglie che già seguivamo perché, nonostante abbiano trovato aiuti anche in altri Comuni, hanno continuato a mandare i bambini alla scuola di Redecesio.

Progetti futuri?
Vorremmo procedere con l’alfabetizzazione delle donne, quasi tutte completamente analfabete, quindi per nulla autonome. Inoltre, continuiamo a insegnare ai bambini le principali norme igienico-sanitarie, cosa che è molto apprezzata dalle famiglie. Vorremo anche attivare laboratori artigianali, dove le donne possano andare a svolgere qualche lavoro retribuito.

C’è integrazione?
Tra i bambini, assolutamente sì. I piccoli imparano tantissimo e desiderano sentirsi uguali agli altri compagni di scuola. Con gli adulti è sicuramente più dura e bisogna partire dalle regole di base, ma siamo molto fiduciosi.

Susanna Tosti