Garofalo: «Lamentarsi della classe politica senza fare niente in prima persona è inutile»

Da dove nasce la sua passione per la politica e perché ha scelto il PD per impegnarsi?
All'inizio il mio impegno nella politica è nato come una naturale conseguenza dell'avere frequentato sin da bambino il partito dei Democratici di Sinistra. Dopo avere passato tre anni lontano da Pioltello per lavoro, ho riflettuto seriamente se oggigiorno valga la pena di impegnarsi così tanto nella vita di un partito. Ovviamente la risposta che mi sono dato è si, ma questa riflessione mi ha dato ancora più determinazione. È ovvio che la politica di oggi non abbia più la forza di quella di un tempo e secondo me la colpa è principalmente dei partiti stessi, che non sono stati in grado di tenersi al passo con i tempi. Lamentarsi però della classe politica senza fare niente in prima persona è inutile. Se i nostri dirigenti capissero veramente la necessità di rinnovarsi, l'avrebbero già fatto!

Sono pochi i giovani che si impegnano in politica, come pensa di coinvolgerli?
Quello che è necessario per coinvolgere i nostri coetanei è proprio il ‘fare’. Siamo tutti stanchi di una politica che parla e che non fa, di riunioni fiume al termine delle quali non si ha nulla in mano. Bisogna scendere in strada, farsi vedere, discutere con le persone e creare momenti di incontro, sia di tipo ricreativo che riflessivo. Anche cucinare una salamella alla festa democratica può essere un espediente!

Perché avete deciso di ripartire con un circolo giovanile di zona, dopo alcuni anni di silenzio?
L'idea di un circolo di zona non è nuova. Già ai tempi della Sinistra Giovanile, noi giovani dei DS di Pioltello, Segrate, Peschiera, San Donato e Vimodrone ci siamo uniti per dare vita al circolo Bella Ciao. Ciò che i pochi ragazzi di ogni Comune non potevano fare, è stato reso possibile dalla sinergia di tanti. Gli anni di silenzio sono dovuti a varie vicende personali e di partito che ci hanno un po' allontanati gli uni dagli altri, ma ora siamo pronti a ripartire più carichi di prima.

Dopo le amministrative e il periodo estivo, come organizzerete il circolo giovanile del Pd della zona?
Il circolo di zona purtroppo è ancora sulla carta. Le amministrative di Pioltello e poi il referendum ci hanno preso tantissimo per ottenere il grande risultato della rielezione di Antonello Concas e il raggiungimento del quorum. Dopo l'estate, bisognerà iniziare a lavorare sul nostro territorio; vogliamo dire la nostra non solo sulle tematiche che riguardano i giovani, ma su tutti i temi cari alla gente, partendo da un'ottica nuova, dal nostro punto di vista.

Paolo Agnelli