Nicola Legrottaglie: «La Bibbia è il mio Gps!»

Lo scopo vero della vita non era quello che mi sono sempre immaginato: essere famoso, ricco, avere tutto e subito. Nel momento in cui ho raggiunto ciò, ho capito che c’era qualcosa che non andava. A quel punto – continua Legrottaglie – ho iniziato a cercare. È brutto, angoscioso vivere senza verità: quando uno non scopre il vero senso della vita, vive come vivevo io. Poi, ho scoperto Gesù. Lo ho conosciuto profondamente, personalmente. Gesù è una persona, un modello da seguire. Ho cominciato a sperimentare l’amore, che non ha niente a che vedere con l’amore umano, imperfetto: è un amore per eccellenza, quello di Dio, che se accetterete nella vostra esistenza, vi aiuterà ad amare meglio gli altri. Oggi è facile scegliere male, seguire la massa e dire di si a tutte le cose che il mondo ci offre. Quello che consiglio da amico è di stare attenti alle scelte: abbiatene cura. Quando io scelgo, lo faccio sempre in base ai principi della Bibbia: è il mio Gps! A 34 anni, avendo vissuto e provato di tutto, posso dire di avere intrapreso la scelta migliore della mia vita». Il pubblico ascoltava incantato le parole di Legrottaglie; credenti o meno, tutti hanno percepito la serenità d’animo del difensore del Milan, che ha spiegato come l’approccio a Dio possa manifestarsi attraverso le cose più semplici: «Dio può bussare alla nostra porta in tanti modi: una persona, un libro, una frase, una difficoltà. Un bambino – che è intervenuto dalla platea, ndr – prima, ha detto: “Io ho fede nello sport” e questo dimostra che noi nasciamo con la fede innata. A scuola, per fede, crediamo che quello che l’insegnante ci spieghi sia vero; quando prendo l’aereo, ho fede nelle capacità del pilota. Quando qualcuno parla di fede, non pensate di dovere scalare una montagna: si tratta di mettere la propria fiducia in una persona». Quanto allo sport, Legrottaglie ha consigliato ai genitori di lasciare che i figli lo vivano come un’esperienza formativa, mediante cui apprendere l’educazione e le regole della vita. Per diventare famosi calciatori, non servono raccomandazioni: «Dio dona talenti che, se tu sei in grado di sfruttare, lui ti aiuterà a portare in alto. La vita con Dio, tuttavia, è bella perché anche se non raggiungi un obiettivo stai bene comunque». Il sindaco Adriano Alessandrini, presente all’evento, ha espresso un «grazie di cuore a Nicola Legrottaglie per la sua caparbietà: non è facile dimostrare tutti i giorni che ciò che ci manda avanti è la fede».
Novella Prestigiovanni