Emergenza maltempo: colpite il 50% delle aziende agricole del territorio

Tra le realtà maggiormente flagellate figura l’azienda cerealicola di Emanuele Parapini a Settala

Alcuni dei danni provocati dal maltempo alle colture

Alcuni dei danni provocati dal maltempo alle colture

«Il danno maggiore, quantificato dal nostro perito in circa 250mila euro, è stato riportato dal nuovo capannone di stoccaggio delle colture, completamente distrutto. Avevamo finito di pagarlo a marzo, dopo tre anni». A parlare è Emanuele Parapini, titolare di un’azienda cerealicola a Settala, tra le più flagellate dal maltempo delle notti scorse. «Oltre che sulla specifica attività bloccata – prosegue Parapini - prevediamo ripercussioni sull’intera economia aziendale, perché saremo costretti a rimandare altri investimenti già in programma. A questa situazione si aggiunge l’annata siccitosa del 2022 e la perdita del raccolto con punte del 90% nel nostro caso. Le prospettive degli eventi climatici estremi ci preoccupano molto». Nel complesso, superano il 50% le imprese agricole associate a Confagricoltura nei territori di Milano, Monza Brianza e Lodi seriamente danneggiate dalla grandine e dallo stravento che nei giorni scorsi hanno investito le colture di tutte le tipologie, dai cereali all’ortofrutta, ma anche le strutture, in particolar modo nel Milanese. 

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Da parte dell’organizzazione agricola interprovinciale è in corso in queste ore una ricognizione puntuale, anche ai fini dell’apertura dei sinistri, che potrà fornire in seguito un quadro più preciso della situazione. E proprio dal Comune di Milano è arrivata nella giornata di martedì 25 luglio anche una richiesta formale trasmessa alle aziende agricole del DAM (Distretto Agricolo Milanese) di supporto alla Protezione civile nelle attività di sgombero e pulizia delle aree cittadine più colpite. Il presidente di Confagricoltura Francesco Pacchiarini rassicura circa l’impegno dell’organizzazione in tutte le sedi istituzionali per richiedere lo stato di calamità, ai sensi del decreto legislativo 102/2004: «La priorità è garantire alle nostre imprese i ristori, ma la nostra riflessione in questo momento si allarga anche alla necessità di una revisione dell’azione dei consorzi di difesa delle produzioni agricole per ottenere polizze assicurative più adeguate alla tutela dei nuovi rischi».