L’Ics Leonardo da Vinci saluta Rosa Maria Cosma

Rosa Maria Cosma a settembre lascerà l'incarico: «Termina qui il nostro percorso insieme, ma quello che abbiamo fatto resta»

È difficile, giunti all’età della pensione, lasciare il proprio incarico; lo è ancora di più quando si è svolto un lavoro per 40 anni all’interno della scuola con passione, entusiasmo, impegno e perché no, fatica, sicuramente ripagata dall’affetto e dalla collaborazione di bambini, ragazzi e di tutte le figure che gravitano intorno a un istituto scolastico. Da settembre, ci sarà qualcun altro alla guida di numerose scuole del Sud Est Milano e quel qualcuno non sarà più Rosa Maria Cosma che, dopo 24 anni di onorata carriera nelle scuole di Settala e Rodano, è giunta al traguardo della pensione. Dopo aver insegnato Lettere nella scuola media di Settala, la carriera di Cosma è proseguita con 3 anni di vicepresidenza a partire dal momento in cui sono state accorpate in un unico istituto comprensivo (poi fatto intitolare “Leonardo da Vinci” proprio da lei) le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Rodano e Settala. A seguire, sono arrivati i 10 anni con l’incarico di presidenza dell’istituto. L’ultimo anno l’ha vista alla guida di 12 scuole: oltre alle 5 di Settala (con le frazioni di Caleppio e Premenugo) e alle 3 di Rodano, si è aggiunta la reggenza delle 4 scuole di Pantigliate. «È stata una vera fortuna per me – spiega Cosma – poter lavorare molti anni nello stesso ambiente, anche se con ruoli diversi: ti fa sentire parte della storia della scuola, ti permette di portare avanti un progetto unitario che ha come obiettivo la crescita dei ragazzi. Negli anni dell’insegnamento sono stata a stretto contatto con loro e, in seguito, non ho vissuto la presidenza solo dal punto di vista finanziario-burocratico ma sono rimasta vicina ai docenti e agli allievi, specialmente per quanto riguarda i casi particolari e le situazioni difficili». «Nonostante riforme e tagli – continua –, ho trovato un’ottima collaborazione con i colleghi e un prezioso aiuto volontario dei genitori: ho cercato di svolgere la mia funzione con autorevolezza, non con autoritarismo, ragionando sempre nell’ottica del bene dei ragazzi e dell’istituto». E lo sa bene il Comune di Rodano che a giugno l’ha insignita della Croce di Rodano, benemerenza ogni anno assegnata a una personalità del territorio. Per quanto riguarda i progetti post-pensione dichiara: «Dopo essermi laureata con lo scopo di lavorare nella scuola ed esserci riuscita per tanti anni, il distacco non è semplice; ho già presentato progetti per fare volontariato come psicopedagogista negli istituti che ho diretto. Andare in pensione è chiudere una fase per aprirne una nuova, continuando a progettare». Ma quale futuro per il plesso “Leonardo da Vinci”? «Attualmente non si sa ancora a chi andranno in mano i due istituti; è auspicabile che vengano assegnati a persone che possano iniziare una lunga e continuativa permanenza. Ora finisce il nostro procedere insieme ma quello che abbiamo fatto resta e spero continui a fruttificare, arricchendosi dell'apporto di un nuovo dirigente».

Francesca Tedeschi