Scoppia il panico per una sospetta “nube tossica” a Premenugo di Settala: in realtà, si sarebbe trattato di un diserbante impiegato in maniera scorretta

Si è parlato di una nube tossica, in realtà parrebbe che si sia trattato di un non corretto svolgimento delle operazioni di disinfestazione e diserbo di alcuni appezzamenti di terreno destinato alla coltivazione di riso. La sostanza, che non è stata ben pressata nel terreno, dovrebbe essere il Fumathane 510. Secondo le dichiarazioni del primo cittadino Enrico Sozzi e del comandante della Polizia locale Ivano Mugnaini, la sostanza è stata lasciata in superficie, è evaporata velocemente e ha dato come conseguenze i disturbi avvertiti da alcuni cittadini. Sul luogo, quella sera, sono intervenuti le Autorità, la Protezione civile, i Vigili del fuoco e le Unità speciali di soccorso e di contenimento chimico e radioattivo. Una volta individuata la causa dei malesseri delle persone, che sono state prontamente soccorse e dimesse e rassicurate sul fatto che non ci fossero danni alla salute, si è ricorso all’utilizzo di tecniche di mitigazione per riparare agli errori dell’operazione, consistenti nella rollatura e nel compattamento del terreno. È stato poi fatto un sopralluogo, dal quale è emerso che tutto era rientrato nella norma. Molte le voci che si sono sollevate. Attraverso un comunicato stampa, il presidente della Provincia di Milano, l’onorevole Guido Podestà, ha invitato a riflettere sull’importanza di un’agricoltura corretta, sul rapporto tra la qualità del prodotto e la sostenibilità ambientale. A tal proposito, Palazzo Isimbardi ha espresso la volontà di creare un marchio da destinarsi a quelle aziende del Parco Agricolo Sud Milano che si sanno distinguere per la qualità e la salubrità dei prodotti e per l’attenzione e il rispetto dell’ambiente e del territorio. Ferme le parole di Mugnaini, che ha affermato che probabilmente ci si appellerà alla Procura della Repubblica, così come decisa è la posizione del sindaco di Settala. «Un fatto del genere non può accadere – dichiara Sozzi – cercheremo le strade da percorrere perché la giustizia deve fare il proprio corso. Colgo l’occasione – conclude il Primo cittadino – per ringraziare tutti coloro che sono intervenuti in modo tempestivo».

Alessandra Moscheri