Valentina, piccola grande campionessa di Taekwondo

ma che sa affascinare anche mamme e ragazze. Così come è accaduto a Valentina Emanuelli. Una ragazza di quattordici anni, residente nelle vicinanze di Liscate, che ha provato a cimentarsi con la danza classica, salvo poi scoprire per caso il taekwondo. La teenager ha cominciato così ad allenarsi nella palestra della frazione di Settala, fino ad arrivare nel 2010 al conseguimento del titolo di campionessa di Forme – sequenze di tecniche e di spettacolari movimenti. Nel 2011, invece, ha partecipato al campionato interregionale di combattimento di Gallarate e si è riconfermata vincitrice. Una bella soddisfazione non solo per se stessa, ma anche per i suoi istruttori e i familiari. «È giusto innanzitutto – spiega Fabricatore – che i ragazzi si allenino divertendosi. Per quel che concerne Valentina, potrebbe ambire al campionato italiano o anche internazionale; per ora, però, non voglio e non spetta a me imporre obiettivi troppo ambiziosi. È importante – continua l’allenatore – l’aspetto ludico dell’insegnamento». Una modalità di educare i ragazzi che non cozza con parole come impegno e professionalità, come quella degli istruttori della palestra New Fitness, orgogliosi di essere iscritti alla Fita, di aggiornarsi continuamente e di avere contribuito a fare sì che, per la prima volta, il campionato italiano, a marzo, si svolgesse in Lombardia.

Valentina, che cosa ti affascina del Taekwondo?
Innanzi tutto è uno sport un po’ diverso. Per certi aspetti nuovo. Sta acquisendo ora una maggiore visibilità. Mi piacciono le forme, i movimenti e contrattaccare. Studiare un po’ l’avversario e aspettare che faccia la prima mossa. Si deve combattere, ma rispettando l’altro, anche se purtroppo non è sempre così.
Quante volte ti alleni e come concili studio e sport?
Basta organizzarsi. Mi alleno circa un’ora e mezza, due volte alla settimana, anche con gli adulti. Per questo riesco a gestire bene il tempo.
Campionessa di combattimento. Qual è ora la tua ambizione?
Quella di migliorare ogni giorno.
Quando le gare ti appassionano?
Quando c’è il rispetto. Mi piacciono le amichevoli, ma anche le gare che iniziano a diventare un po’ più difficili. Una bella sfida!
Alessandra Moscheri