La nota “truffa dello specchietto” va in scena a Spino d’Adda: a commetterla un nomade residente in Sicilia pluripregiudicato in tutto il Nord Italia

La famigerata “truffa dello specchietto”, noto stratagemma adottato per raggirare ignari automobilisti, è recentemente andata in scena a Spino d’Adda, ai danni di un’impiegata 32enne di Rivolta.

Nei giorni scorsi, la donna viaggiava a bordo della sua utilitaria lungo via Manzoni, quando ha percepito un rumore simile a quello di un sasso che poteva aver colpito la carrozzeria. Poco dopo, l’impiegata è stata affiancata da una Peugeot 206 condotta da un uomo che le intimava di accostare, accusandola di averlo urtato.

La 32enne si è quindi offerta di procedere alla compilazione del modulo di costatazione amichevole, ma lo sconosciuto ha preferito concordare il pagamento dei presunti danni in contanti. La donna ha così consegnato un totale di 140 euro, intascati i quali lo sconosciuto si è dileguato.

Poche ore dopo, però, mentre si apprestava a rincasare, l’impiegata ha notato lo stesso sconosciuto discutere con un altro automobilista, che aveva appena sborsato 45 euro. Nei giorni successivi, la 32enne si è recata presso la caserma dei carabinieri di Pandino per raccontare gli avvenimenti e, di fronte all’album di foto segnaletiche esibitole, ha immediatamente riconosciuto il suo truffatore.

Si tratta di un nomade 42enne residente in provincia di Siracusa, nullafacente e già noto per una sequela di reati commessi in tutto il Nord Italia. L’uomo era già stato denunciato sempre per varie truffe a Bologna e Cologna Veneta nel 2012, era stato poi arrestato per rapina a Mantova e Monza, denunciato prima a Ferrara per ricettazione di un ciclomotore e poi a Rovigo per un tentato furto in abitazione.

Negli ultimi tempi si era spostato nel cremasco, dove aveva già rimediato una condanna per guida in stato di ebbrezza a Vailate. A questo poco glorioso passato si è quindi aggiunta anche una nuova denuncia per truffa, dopo aver riportato in auge la “truffa dello specchietto”.

Alessandro Garlaschi