Dopo le cure Stefano fa passi da gigante

La stessa malattia che gli ha causato non pochi problemi fisici, frequenti crisi epilettiche e una considerevole riduzione della vista. Ma grazie alla generosità della gente e diverse raccolte fondi, la famiglia è riuscita a raggiungere la quota necessaria per poter affrontare il viaggio e le cure necessarie. «Arrivati a Bangkok dopo 11 ore di volo – ha dichiarato Amedeo D’Errico, il papà di Stefano – siamo stati prelevati dalle assistenti del B.Care Medical, l’ospedale che ha prestato le cure a mio figlio. A Stefano venivano fatti fare, una volta ogni due giorni, fisioterapia e idroterapia in piscina. Gli esercizi erano intensi e molti di questi nuovi per lui, però ha sempre collaborato con le terapiste». Ogni sera, poi, per ristabilire il suo equilibrio interno, veniva praticata la tecnica dell’agopuntura. Gli aghi venivano posti sulla testa e sulle braccia, dove rimanevano per circa 25 minuti. Sulle gambe, invece, dovevano rimanere fino alla mattina successiva. Il secondo giorno è stato effettuato un prelievo di sangue, che è servito per poter riscontrare alcune infezioni interne e disordine alimentare. «Il problema alimentare – ha raccontato il papà – è stato risolto con delle vitamine naturali e togliendo dai pasti carboidrati e zuccheri. La sua dieta è stata così modificata con pesce, riso e verdure cotte, accompagnate da frutta. Il sesto giorno è stato effettuato il primo trapianto di cellule staminali in endovenosa, mentre l’11, il 16, il 20 e il 25 agosto sono stati effettuati i trapianti spinali». Il trapianto in endovenosa è stato effettuato con una semplice flebo nella mano. Inizialmente è stata attaccata una sacca contenente acqua e zucchero, e successivamente sostituita con le staminali. «Il trapianto dorsale, invece, ha comportato l’anestesia totale per Stefano – ha spiegato Amedeo –. Il dottor Torsak ha prelevato del midollo spinale, da analizzare, e in seguito ha proceduto con l’iniezione delle cellule staminali compatibili con quelle di Stefano. Durante le operazioni mi è stato concesso di assistere e di filmare quello che avveniva nella sala operatoria». Proprio sulla pagina ufficiale di Stefano, su Facebook, «Aiutiamo Stefano D’Errico», si possono visionare i video e le fotografie delle terapie eseguite a Bangkok. L’ultimo trapianto in endovena è avvenuto il 30 agosto. «Possiamo dire che i dottori, le assistenti, le infermiere e tutto il personale dell’ospedale si è dimostrato molto gentile, cordiale e disponibile – continua Amedeo –. Durante il giorno siamo usciti per andare a visitare alcuni luoghi e passeggiare tra la gente comune, anche questa sempre gentile. Il primo settembre siamo stati anche invitati a cena dai dottori in un ristorante internazionale. Per gli spostamenti l’ospedale ci ha addirittura messo a disposizione un pulmino confortevole. Qui si cerca, insomma, di poter passare le giornate non come i soliti degenti, ma come persone che devono continuare a vivere per una causa. I miglioramenti, ci hanno detto qui i dottori, se non imminenti, dovremmo iniziare a vederli tra 2 o 3 mesi. Anche le crisi dovrebbero andare via. Stefano, dal canto suo, è combattivo e cerca di reagire a ogni ostacolo che trova. E’ buon segno. Siamo in tre famiglie italiane con problemi diversi uno dall’altro, ma molto fiduciosi», ha concluso il papà di Stefano. Guarda il video

Jennifer Marfia