Giallo a Tribiano, sospetta intossicazione alimentare, 50 alunni sono stati male, 10 finiscono al PS, ma la mensa scolastica era chiusa

Il sindaco Roberto Gabriele fa sapere che: «Siamo vicini alle famiglie. Tanta paura, c’è ancora qualche bambino in osservazione ma per fortuna non ci sono casi gravi. Mi auguro che ATS venga a capo delle cause velocemente»

I sintomi riscontrati da parecchi alunni delle scuole elementari di Tribiano sono quelli di una tossinfezione alimentare. Ieri pomeriggio i primi campanelli d’allarme: problemi gastrointestinali con manifestazione di nausea, vomito, crampi addominali e diarrea. La problematica ha interessato 50 bambini su 110 alunni delle scuole elementari. Dieci di loro sono dovuti andare al Pronto soccorso per sintomi particolarmente acuti. Il sindaco Roberto Gabriele ha fatto subito sapere che qualche bambino è ancora in osservazione ma che non ci sono studenti in pericolo. Si è pensato subito a qualche cibo avariato servito dalla refezione scolastica, ma ieri, ultimo giorno di scuola, il servizio mensa era sospeso per la fuoriuscita anticipata degli scolari. Le indagini affidate all’ATS tenteranno di stabilire la causa, intervistando una ad una le famiglie interessate per capire come in cosi tanti, abbiano potuto riscontrare dei sintomi cosi preoccupanti. «Siamo vicini a tutte le famiglie interessate da questo brutto episodio – commenta il sindaco di Tribiano Roberto Gabriele -. Come amministrazione comunale vogliamo andare a fondo, un fatto del genere che coinvolge così tanti bambini deve essere chiarito». Il primo cittadino sollecitato da 7giorni ha anche assicurato che fino a questo momento non si era sollevata nessuna criticità nell’appalto comunale per il servizio di refezione, anche la Commissione mensa non ha mai rilevato problematiche inerenti alla gestione e alla qualità del servizio. Se la responsabilità fosse da addebitare alla refezione scolastica, sarebbe accaduto qualche problema nelle cucine delle scuola durante l'ultimo pasto servito cioè quello di martedì 7 giugno. I sintomi si sarebbero palesati oltre 24 ore dopo dall'assunzione del cibo avariato. Evento possibile ma altamente improbabile commentano gli esperti. Altra pista che seguono i medici dell’ATS è quella di un virus endemico che causa problemi gastroenterici, il quale potrebbe essere circolato nell’ambiente scolastico. Tutto questo è accaduto proprio nel giorno in cui era arrivata conferma che il PNRR ha destinato quasi 2 milioni di euro al rifacimento delle mense scolastiche cittadine.
Giulio Carnevale