A Vizzolo Predabissi compaiono le siringhe nei parcheggi e i vandali

Il Comune deve fare i conti con la comparsa di siringhe abbandonate dagli eroinomani, denunciate all’ufficio tecnico, e con i vandali che distruggono i pannelli della mostra “l’oro di Milano”

Una siringa rinvenuta a Melegnano, ritrovamento simile a Vizzolo

Una siringa rinvenuta a Melegnano, ritrovamento simile a Vizzolo

I vizzolesi sperano che il Comune agisca prontamente

Dopo le numerose segnalazioni a Melegnano, ora l’allarme siringhe è giunto anche nel vicino comune di Vizzolo Predabissi, precisamente nella zona di via Pietro Nenni. Sono gli stessi vizzolesi ad aver rinvenuto numerose siringhe, spesso insanguinate, sia in alcuni giardini privati, sia in zone frequentate come i parcheggi, segnalando di conseguenza i ritrovamenti alle forze dell’ordine e all’ufficio tecnico, con sede a Dresano. Una pericolosa siringa è stata trovata in via Nenni più di dieci giorni fa, e l’ufficio tecnico aveva rassicurato i cittadini (una settimana dopo) che sarebbe stata rimossa, ma lunedì sera si trovava ancora lì.

La possibile puntura accidentale, causata da una siringa abbandonata, potrebbe far contrarre malattie quali: tetano, epatite B, epatite C, mentre il rischio di contrarre un’infezione da HIV è molto basso, a meno che non si entri in contatto con l'ago infetto a meno di un’ora di distanza dal suo abbandono (infatti il virus dell'Aids rimane vivo e infettivo per massimo un'ora all'aperto). Comunque il rischio di infezioni (sia causate da germi comuni che pericolosi) resta molto alto, per questo motivo i vizzolesi si augurano che prossimamente il Comune agirà prontamente al fine di eliminare nel minor tempo possibile altre siringhe abbandonate in città.

Intanto l’amministrazione comunale ha dovuto fare i conti con i vandali, una pianga in molti comuni, che in questo caso hanno distrutto dei pannelli espositivi nella notte del 4 marzo della mostra “L’oro di Milano”. Si è così provveduto allo spostamento dei pannelli superstiti all'interno dell’auditorium, dove la mostra rimarrà fino al 12 marzo. Una dura condanna nei confronti di questo atto di violenza insensata è giunta anche dall’associazione dei Genitori dell’Istituto Comprensivo della Margherita.