Ludovico Galletti, un artista eclettico a Vizzolo: «è quello che sognavo di fare, lo sto facendo»

«Sono entrato nel gruppo quando il primo disco era quasi pronto, un momento d’oro, con cose belle in programma. Il Giappone, dove il nostro ex produttore aveva già presentato altri gruppi, decise di produrre il nostro primo cd, “Dress Up To Get Down”, uscito un anno e mezzo fa. In Italia non si trova nei negozi, ma ai nostri concerti, su internet o su iTunes». Da quel momento i Notimefor sono stati impegnati in una serie di date in Italia e all’estero. «Lo scorso settembre siamo partiti per un tour di un mese in giro per l’Europa; è l’esperienza più lunga che abbiamo fatto. Siamo tornati stanchi, provati ma contenti». Al momento stanno lavorando al nuovo EP di sei tracce. «Uno stampo diverso dal disco precedente, segue il nostro cambiamento di vita: più maturo, più spinto, come siamo noi. Non è più un pop-punk melodico, ma una produzione d’impatto, più acustico. Anche il pubblico sarà diverso, più elitario e meno commerciale, non solo i teenagers. Sentiamo che ci rispecchierà molto». Tra i progetti futuri, il tour dall’1 al 20 marzo, che toccherà alcuni paesi europei, tra cui Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria. «Questo sarà il mio ultimo tour con i Notimefor. Lascerò il gruppo, ma ci sarò sempre come amico e consulente; abbiamo messo in gioco molto in questi anni, ma è arrivato il momento della mia scelta. Lavoro come regista di videoclip da due anni e piano piano mi sono ritrovato in una realtà professionale che mi impegna sempre di più. Ho girato “Into The Groove” e “Parade” dei Notimefor, lavoro con band italiane e non, e quest’estate volerò a Hollywood per lavorare con una band francese. È quello che sognavo di fare, lo sto facendo e sono molto soddisfatto di ciò».

Alice Ranaudo