Dubbi sull’opera compensativa della Tem

«Sono state proprio le strade e le infrastrutture comunali a causare, nei primi mesi del 2010, una profonda divisione all’interno dell’esecutivo, sfociata poi nelle dimissioni dei due assessori – commenta Bosoni –. Entrambi hanno giustificato la loro uscita di scena con motivi personali, ma la concomitanza degli eventi e il clima generale fanno pensare ad altro. A parere di molti, la causa scatenante è la bretella-tangenzialina parallela a viale Europa e viale Repubblica – prosegue Bosoni –. L’opera, compensativa della Tem, è finanziata dalla stessa società. L’intervento dovrebbe servire a migliorare la viabilità esterna del paese, trasferendo all’esterno gran parte del traffico di collegamento della Paullese con il resto della Provincia di Lodi. Due sono le questioni aperte: la distanza dall’abitato e i tempi di decisione. L’ipotesi iniziale, sostenuta dal centrosinistra, prevedeva la sua realizzazione a 40 metri, opere di mitigazione, (intervento con dune di 3 metri e piantumazione), una sola rotonda, il mantenimento dell’apertura della via Dante (nel tratto della zona artigianale) e della SP181 verso Lodi. A gennaio la Giunta ha deciso di cambiare la distanza dal centro abitato, adducendo a intrecci complessi derivanti dall’arrivo potenziale della metropolitana e un certo “benessere” dei cittadini di Zelo Buon Persico procurato dall’allontanamento della bretella a 150-180 metri dall’abitato, ma senza le opere di mitigazione. Potrei quasi definire “nobile” il motivo, se non fosse per la mancata informazione preventiva dei cittadini, degli artigiani, ma anche del Consiglio comunale (a cui non è mai stato chiesto di partecipare alla decisione) e l’imbarazzo di una parte della Giunta che ha dovuto “subire” la decisione di pochi».

Lorenzo Invernizzi