In queste condizioni diventa difficile fare gli auguri di un buon Natale e felice anno nuovo a chi ha perso il lavoro, a chi sta perdendo la casa perché pignorata dalle banche, ai giovani che sono in cerca di prima occupazione e non riescono a trovarla, a chi ogni giorno lotta con pochi euro di pensione e non sa come pagare l’affitto di casa e contestualmente vivere. Certo oggi ci chiedono di “tirare un po’ la cinghia”: ma noi italiani siamo sempre stati in grado di rialzarci e riprendere a correre, forse di arrivare anche “primi”. 
Queste contraddizioni, queste difficoltà, però, non possono farci morire la speranza: la speranza che tutto finisca velocemente, che la crisi si risolva e che tutti possano avere un lavoro, una casa, qualcosa da mangiare.
E allora io, come umile Sindaco di paese, e tutta la mia Amministrazione non possiamo che augurare che tutto questo diventi realtà nel più breve tempo possibile, a chiunque, non solo ai nostri concittadini, ma all’Italia intera.
Un pensiero va anche a chi, colpito da malattia, sta lottando, magari insieme alla propria famiglia, per poter guarire e continuare a vivere. A tutte queste persone faccio un particolare e grandissimo augurio di cuore.