Mobbing, il Comune di Zelo si difende dalle accuse

Il Comandante della Polizia locale di Zelo Buon Persico accusa l'Amministrazione comunale di mobbing e chiede un risarcimento di 80244 euro

È greve l’accusa rivolta da Sergio Broscritto, responsabile della Polizia locale di Zelo Buon Persico, nei confronti dell’Amministrazione comunale. Stando infatti alle informazioni contenute nella delibera di giunta dello scorso 20 ottobre, il Comandante sostiene di avere subìto oltraggi da parte del Comune di Zelo a causa dell’illegittimo «dimensionamento dalle funzioni e dalle mansioni già svolte e riconducibili alla qualifica del lavoratore nonché per azioni e/o omissioni illegittime poste in essere […] nell’ambito e nello svolgimento delle mansioni lavorative». Si tratterebbe dunque di mobbing. Al momento, il Comandante non intende rilasciare dichiarazioni in merito: «Ho ricevuto precise disposizioni dal mio avvocato – ha detto Broscritto – e non posso rivelare nulla fintantoché la causa rimane aperta. Lo farò solamente quando tutto sarà concluso, ovvero dopo l’udienza prevista per l’8 febbraio 2012». Chiaramente, l’Amministrazione ha subito preso le distanze, sostenendo che tutto quanto affermato nel ricorso presentato al Tribunale di Lodi da Broscritto non corrisponda alla realtà dei fatti, dal momento che «nessuna condotta persecutoria è stata mai intrapresa nei confronti del dipendente e lo stesso non è mai stato dimensionato in quanto ha sempre conservato la posizione organizzativa nel settore di Polizia locale». «Tutto risale al periodo in cui, per contingenze dettate dal patto di stabilità e dall’esigenza di avere più personale di sicurezza per un paese di 7000 abitanti quale è Zelo, abbiamo aderito alla convenzione con il Consorzio della Polizia di Montanaso – spiega il sindaco Paolo della Maggiore –; in quel frangente Broscritto è stato affiancato da altri colleghi, ma le sue mansioni sono rimaste sempre le stesse. Noi non ci recriminiamo nulla. Ora tutto dovrà essere risolto in sede giuridica». In particolare il Comune respinge le accuse di mobbing e ritiene assolutamente inadeguata la richiesta avanzata dal Comandante riguardo agli 80.244,22 euro reclamati al Comune a titolo di risarcimento danni. Resosi necessario costituirsi in giudizio, il Comune di Zelo ha quindi conferito l’incarico della propria difesa a un legale di fiducia, l’avvocato Giuseppe Gianni, con lo studio in corso Monforte a Milano. Si dovrà ora attendere il prossimo 8 febbraio per conoscere l’esito della vicenda.
Lara Mikula