Sentineri: modifiche apportate troppo in fretta

Il Capogruppo di "Zelo Comune Pulito" dissente dalle scelte dell'Amministrazione riguardo alla lottizzazione delle aree destinate al verde pubblico e ai servizi per i cittadini

La nuova accusa all’Amministrazione comunale di Zelo arriva da Leonardo Sentineri, capogruppo d’opposizione di Zelo Buon Persico Comune Pulito, e si riferisce alle disposizioni stabilite dalla Giunta nel Consiglio comunale del 14 novembre scorso circa le modifiche apportate al vecchio piano regolatore. «Le novità al piano regolatore approvate in Consiglio contro le quali mi rivolgo – spiega Sentineri – riguardano sostanzialmente il cambio d’uso di alcune aree che, inizialmente destinate ai servizi pubblici, sono ora state lottizzate e quindi pronte per essere edificate. Quello che più mi ha lasciato perplesso sono state le tempistiche di discussione e approvazione: il Consiglio comunale è infatti terminato alle 23.30, e alle 23.45 non solo il provvedimento era già stato accettato, ma era già pronto anche il bando per l’assegnazione delle aree». Il bando di gara per la destinazione delle aree in questione riguarda il piano di zona n. 10 del comparto di viale Repubblica, dove ai sensi della Legge 167/72 saranno attribuiti, con diritto di proprietà, dieci lotti articolati in palazzine e alloggi a schiera. Nello specifico, verranno assegnati quattro lotti di palazzine e tre lotti di alloggi a schiera a cooperative edilizie, due lotti di alloggi a schiera a imprese edili e un lotto di palazzine a enti operanti nel settore dell’edilizia sovvenzionata.
«Mi sembra del tutto evidente che ci sia stata una gran fretta nel volere approvare provvedimenti che possiamo definire “costruttivi”, mentre i cittadini che chiedono servizi migliori e più consoni alle crescenti esigenze del paese sono destinati ad attendere – continua il Capogruppo di Zelo Comune Pulito. – La Legge 167/72 parla di aree equiparate a servizi, che però in questo caso sono ben lontani da quelli effettivamente utili ai cittadini e che riguardano sostanzialmente il verde pubblico e le aree per la nuova scuola. Tutto ciò porterà vantaggi solamente ai costruttori e ai venditori dei nuovi immobili, senza contare che metà dei proventi derivanti dall’esproprio dei terreni sono già destinati al finanziamento del futuro centro sportivo tanto caldeggiato dalla maggioranza».

Lara Mikula