Zelo Buon Persico, allarme mezzi pubblici: «Spiacenti, niente abbonamento». E il pendolare paga (e aspetta 20 minuti di più)

Cattivi umori, proteste e sospetti di comportamento capzioso nei confronti dell’utente: il Gruppo Autoguidovie, la società di trasporti pubblici che muove l’hinterland milanese, è sotto il fuoco della polemica.

L’epicentro è il Comune di Zelo Buon Persico e pietra dello scandalo l’ufficio della stazione MM3 di San Donato Milanese. Gennaio 2013: la redazione di 7giorni riceve una lettera firmata (leggi La scorrettezza di Autoguidovie - Milano Sud Est Trasporti, pubblicata online il 14 gennaio su 7giorni.info). Secondo quanto scrive la lettera, risulta «abitudine dell’azienda» non fornire più agli utenti la «possibilità di ricarico dell’abbonamento mensile proprio nei giorni dedicati al rinnovo», gli ultimi del mese. Fenomeno che, sempre nella lettera, è riscontrato verificarsi «da un anno a questa parte». Nell’attuale frangente, per salire regolarmente a bordo «noi utenti siamo obbligati a pagare biglietti singoli che vanno ad aggiungersi al costo dell’abbonamento mensile», è l’amaro consuntivo.
L’accusa è lanciata, il sasso vola oltre il bersaglio. La lettera menziona una prima segnalazione inoltrata ad Autoguidovie, scritta lo scorso ottobre dal medesimo pugno. Disservizi dell’apparecchiatura per le ricariche, è stata la replica dell’azienda, spedita a novembre. Ma l’utenza pendolare di Zelo Buon Persico lamenta anche di essere mal servita sotto gli aspetti della quantità e della frequenza di corse. A puntare il dito è un cittadino, M. R., che in un documento pervenuto alla nostra attenzione trascina sul banco il degrado del trasporto pubblico, dovuto, nella sua analisi, all’introduzione di nuove fermate nei pressi di Paullo (il giro di Case Rotte, nella fattispecie) e a decrescenti attenzioni per lo zelasco.
«Paullo serve bene i suoi clienti, Zelo Buon Persico ha visto un degrado sotto tutti i punti di vista: riduzione delle corse, riduzione delle fermate, aumenti dei tempi di viaggio», sottolinea M. R., che critica il recente tentativo di mettere in piedi un tavolo istituzionale capace di risolvere la viabilità sulla Paullese sensibilizzando all’uso dei mezzi pubblici. Il cittadino porta le prove del costante incremento di popolazione del Comune: basti qui rilevare che, tra il 2001 e il 2011, il numero di abitanti ha conosciuto un balzo del 32%. A scompenso, nei trasporti pubblici dagli anni ’90 è sopraggiunto solo un raddoppiamento dei tempi d’attesa; a detta del signore, a Zelo passano due autobus ogni 20 minuti, nelle due direzioni. Ritardi di almeno 10 minuti a corsa. Quale vantaggi per i pendolari zelaschi da un maggior uso di trasporti pubblici, chiede M. R.? Fari puntati su Autoguidovie, dunque. Che, da noi interpellata presso la Biglietteria di San Donato MM3, ci ha messo in mano l’indirizzo email dell’Ufficio Relazioni Pubbliche. C’è sempre tempo, come dire, per rapide schiarite.
Marco Maccari