Soluzioni all'italiana: arriva l'indulto 2.0

Ma un nuovo indulto servirebbe davvero a qualcosa? Per quanto ci si sforzi di pensare sì, la risposta sembra essere sempre no. Intendiamoci: nessuno sano di mente vorrebbe che le prigioni italiane si trasformassero nel Castello d'If, però è bizzarro vedere come la classe politica peschi ancora dal cilindro questa buffa non-soluzione.

Non solo un maxi-indulto c'è già stato (per la precisione 7 anni fa) ed evidentemente è servito a poco, ma così facendo si corre il rischio concreto dell'effetto boomerang, cioè di un'ulteriore proliferazione dei reati, che grazie a un regolare periodico sconto di pena legalizzato non verrebbero puniti a dovere. L'aspetto più paradossale è però un altro: come possono le principali cariche dello Stato credere che un problema di sovraffollamento di strutture pubbliche possa risolversi con un parziale svuotamento delle stesse? Se così fosse, allora diamo il benservito anche a migliaia di pazienti che affollano - anzi, sovraffollano - gli ospedali. E le scuole? L'Italia detiene il primato europeo delle classi più "popolose". Perché non pensare ad un'allegra espulsione di un milioncino di studenti (che forse sarebbero i primi a gioire) dagli istituti? Nel mezzo della baraonda, come sempre, c'è anche Berlusconi. Tutti si sono affrettati a precisare che nessun indulto riguarderà mai reati finanziari. Bene, molto rassicurante. E chi ne sarà dunque beneficiato? Speriamo non serial killer, pedofili e stragisti. Insomma, il rischio di scadere nel ridicolo è alto. Soprattutto pensando alle condizioni già precarie di una giustizia, che con una seconda amnistia in poco meno di un decennio potrebbe finire veramente col diventare alla stregua di una macchietta del Circo Togni. Però c'è chi tira fuori la morale: e allora tutti questi detenuti che fine devono fare? La logica - ammesso che ne esista ancora una - prevederebbe di riformare la giustizia in modo da avere pene più commisurate, e soprattutto, applicate. Punizioni giuste ed equilibrate equivalgono a un deterrente maggiore e di conseguenza a un minor numero di atti criminosi. E di detenzioni. Anche se i 50 e passa parlamentari indagati o condannati non sarebbero probabilmente d'accordo.
Davide Zanardi