Lasciatemi sognare... "Solo con abatjour"

In scena a Milano dal 10 aprile, presso il Teatro della Contraddizione di via della Braida 6, un’avvincente trilogia della “Compagnia dei Mercanti di Storie”, che con l’occasione festeggia i suoi dieci anni di carriera. Un teatro fatto di poche sedie ma intime. Un teatro di una abatjour sullo sfondo ad illuminare tutto. Un teatro fatto da un musicista che suona una sega e da un “poeta-pagliaccio”. L’esordio proprio mercoledì scorso con “Solo con abatjour ovvero come ho salvato il mondo”.

Una fusione di teatro-musica-letteratura che tiene incollati gli occhi degli spettatori al palco, senza risparmiare il cuore del pubblico che si affeziona sin dalle prime battute a questi strampalati artisti.

Una trama a tratti struggente che si fonde squisitamente con i toni sarcastici e colorati dell’attore Massimiliano Loizzi, cullato dall’immancabile sottofondo del fedele Giovanni Melucci, che si sposa brillantemente con la sua irriverente improvvisazione, quasi a voler rendere unica e irripetibile ogni sua performance.

Lo spettacolo ci fa conoscere vari sognatori: il primo protagonista è un uomo, o forse una donna, insomma un italiano come noi, deluso dalla disastrosa situazione politica, economica e sociale dell’Italia, che paragona addirittura il “Bel Paese” ad una calzatura dimessa di una prostituta e non a un bello stivale da donna.

Alla fine del primo sogno, anche il pubblico diventa vivo protagonista, la “pausa” è un momento di goliardia pura, Massimiliano scherza e talvolta deride in maniera molto simpatica il pubblico e, per festeggiare insieme a noi il 10° anniversario della fondazione della sua compagnia, ci offre il suo amato Campari.

Si riprende, conosciamo Piero, un barbone che ha trovato rifugio in Stazione Centrale. Piero asserisce di aver conosciuto il bambino Gesù, ci racconta della sua vita, della madre Maria, prima donna ad aver concepito un bambino in vitreo e di Giuseppe, falegname ma anche un po’ cornuto; blasfemica la rappresentazione, ma la simpatia e la leggerezza di spirito dell’attore riescono a colpire senza offendere i credenti.

Là dove le parole non possono raccontare si può solo andarlo a vedere, almeno una volta… promossa a pieni voti la pièce, grasse risate miste a poesia pura, consigliamo vivamente la visione; se non volete mancare all’appuntamento, andranno in scena fino al 14 aprile con altre due rappresentazioni “Mi sono arreso a un nano” e “L’amore e altre rivolte”. Costo del biglietto € 10 singolo spettacolo, € 15 ridotto per due spettacoli.

 

Paola Forastieri

Nicoletta Marino