Una storia di ordinaria amministrazione: il Comune fornisce informazioni sbagliate a un cittadino di Pantigliate, ora costretto a pagare una sanzione

A seguito delle recenti nevicate e nonostante la manutenzione ordinaria degli alberi, noto che alcuni rami sono spezzati e che potrebbero costituire un pericolo per me e per i passanti.

A seguito delle recenti nevicate e nonostante la manutenzione ordinaria degli alberi, noto che alcuni rami sono spezzati e che potrebbero costituire un pericolo per me e per i passanti.
Contatto un giardiniere per un preventivo di potatura, il quale mi chiede di informarmi sullo smaltimento del verde potato e su eventuali permessi per l’occupazione del suolo pubblico necessario alla stessa..
Chiamo prontamente l’ufficio dell’Assessorato all’Ecologia del Comune di Pantigliate (numero da sito web, 02.906886351) e presentandomi, chiedo informazioni su quali permessi siano necessari. Mi viene detto, dopo vari passaggi al centralino, che - se si tratta di qualche ramo sulla strada e di occupazione della stessa per poco tempo - non è necessario il permesso. Per ciò che riguarda lo smaltimento però, sarà necessario recarsi alla discarica di Millepini poichè quella di Pantigliate è chiusa (non si capisce perché) in attesa della nuova (chissà quando).

Ricontatto il giardiniere dicendogli quanto mi era stato riferito dall’ufficio comunale e fisso la data per la fatidica potatura.

Il giardiniere arriva e procede con una piccola scala meccanica necessaria al raggiungimento dei rami più alti che davano quasi esclusivamente all’interno della mia abitazione. Per raggiungere al meglio quelli esterni però, il giardiniere mi dice che dovrà posizionare per un tempo breve il mezzo sulla carreggiata al fine di completare l’opera pattuita.


Mentre avviene questa operazione, transita davanti alla mia abitazione un’autovettura della zelante Polizia municipale che posteggia con le portiere aperte in mezzo alla strada ostruendo completamente il traffico e mettendosi immediatamente alla ricerca dell’assassino. Sì, proprio l’assassino: colui che per 10 minuti aveva avuto l’ardire di occupare il suolo pubblico. L’agente mi raggiunge e, sempre con la macchina che ostruisce il traffico, mi comunica che sarò oggetto di contravvenzione. Anzi, che il mio giardiniere - obbligato a conoscere tutte le procedure - sarà oggetto di sanzione. Cerco di spiegare allora al nostro vigile quanto mi era stato comunicato dall’impiegato dell’Amministrazione comunale e mi sento rispondere (udite bene) nell’ordine:

1) “Con chi avevo parlato?”. Gli spiego che nonostante mi fossi presentato, dall’altra parte del telefono nessuno si era identificato e quindi non potevo sapere con chi stessi parlando (1° lezione: la prossima volta che contatto un ufficio comunale procederò alla registrazione in modo tale da poter risalire all’assassino)
2) “In Comune non sanno niente, dovete chiedere a noi Vigili”. Comincio a pensare che se devo potare una pianta forse non devo chiamare l’ufficio dell’Assessorato all’Ecologia (2° lezione: la prossima volta che subisco un furto chiamo l’Assessorato alla Cultura…)

3) “Chi le ha detto che non serviva il permesso?”. Ripeto innumerevoli volte che non lo so e che la persona che mi ha risposto non ha provveduto a qualificarsi.
4) “E quello che vi meritate voi perche li avete votati!”. Penso al mio voto, dato ad una lista politica e non certo alla impiegata dell’ufficio amministrativo Assessorato all’Ecologia (3° lezione: ora che lo so, non la voterò senz’altro!...)

Dopo lunga e perigliosa discussione i valorosi tutori dell’ordine se ne vanno ed io e il giardiniere ci rechiamo al comando della Polizia municipale per dialogare con il Comandante. La zelante funzionaria - a fronte della versione dei fatti - si dimostra estremamente comprensiva e ci comunica che ci farà sapere (bontà sua….).
Passa qualche giorno e mi viene notificata una sanzione per occupazione di suolo pubblico per la modica cifra di 169 Euro.

Ricapitolando! Chi paga cosa?

- Costo giardiniere (700 Euro): a carico mio giustamente, l’albero è mio!!!
- Costo smaltimento verde (80 Euro): la discarica di Millepini non ha ricevuto il tutto perché piena e quindi lo smaltimento è stato fatto sulla base del peso in una discarica privata a pagamento con costo carburante, tempo e smaltimento in una discarica di Lodi, A carico mio, non so se giustamente.
- Sanzione occupazione abusiva di suolo pubblico (169 Euro): il giardiniere avendomi avvisato non si è ritenuto responsabile, quindi a carico mio. Non so se giustamente vista la correttezza delle informazioni ricevute dagli addetti all’Assessorato all’Ecologia e dalla zelante Pulizia municipale.

Ho già pagato tutto e quindi non sono interessato a sconti di pena. Mi interessa, però, capire perche ho dovuto pagare il conto per un informazione sbagliata e per non aver votato la persona che mi ha dato quell’informazione. Io, cittadino di Pantigliate, non ho votato direttamente la signora in questione, ma un'Amministrazione che fornisce informazioni non corrette e servizi scadenti. Nessuno paga per tutto ciò (conto compreso).

Certo di una vostra altrettanto cortese risposta alle mie domande o di una informazione finalmente corretta, colgo l’occasione per porgere i miei
Cordiali saluti all’Amministrazione tutta.


Giovanni Fondrini, Pantigliate

Questa è una piccola storia di ordinaria amministrazione, che ritengo vada messa a conoscenza dei cittadini a mezzo stampa, in modo tale che tutti siano “informati” e possano tenere ad esempio quest’episodio per una pratica corretta da adottare per il futuro quando necessitano di “informazioni”. Per questo chiedo cortesemente che - come servizio ai cittadini - venga pubblicata sugli “organi informativi” dell’Amministrazione stessa. Per mio conto procederò a “informare” personalmente, anche a mezzo stampa, di un episodio di “scorretta informazione” e forse anche di “scarsa educazione... civica”.