Assemblee comunali, adesione al gruppo misto, partecipazione alle commissioni comunali e libertà di mandato degli eletti, come funziona

Il Caso di Colturano dove il Consigliere comunale Fabrizio Villanacci fuoriuscito dalla maggioranza a causa del Regolamento comunale non può creare un Gruppo unipersonale e ha ingaggiato una battaglia per il riconoscimento del suo status

Fabrizio Villanacci Consigliere comunale di Colturano

Fabrizio Villanacci Consigliere comunale di Colturano

I regolamenti dei consigli comunali dei comuni italiani possono variare, non esiste una regola uniforme che si applichi a tutte le assemblee cittadine. In molti casi, i regolamenti contengono disposizioni che disciplinano la partecipazione al gruppo misto quando un consigliere comunale esce dal gruppo consiliare nel quale è stato eletto.

In generale, quando un consigliere esce da un gruppo consiliare, può avere diverse opzioni:

1.     Aderire a un Altro Gruppo Consiliare: Alcuni regolamenti consentono al consigliere di aderire a un altro gruppo consiliare esistente, che può appartenere alla maggioranza o alla minoranza, senza dover necessariamente costituire un nuovo gruppo.

2.     Costituire un Gruppo Misto Unipersonale: Altri regolamenti potrebbero permettere al consigliere di costituire un gruppo misto unipersonale. Questo potrebbe essere un gruppo composto da un solo membro e spesso è considerato come un'opzione neutrale, al di fuori delle maggioranze o minoranze esistenti.

3.     Altre Opzioni Specificate dal Regolamento: I regolamenti possono contemplare altre opzioni specifiche che i consiglieri possono seguire in caso di uscita da un gruppo consiliare. Queste opzioni possono variare a seconda delle disposizioni locali.

Importante notare che la libertà di scelta del consigliere può essere soggetta alle disposizioni specifiche del regolamento del consiglio comunale e alle leggi regionali o nazionali in vigore. In alcuni casi, le decisioni potrebbero essere sottoposte all'approvazione dell'assemblea consiliare o di specifiche commissioni.

Il Caso di Colturano (MI)

In questa piccola città del milanese, il Consigliere comunale Fabrizio Villanacci fuoriuscito dalla maggioranza a causa del Regolamento comunale non può creare in Gruppo unipersonale e ha ingaggiato una battaglia per il riconoscimento del suo status. L’anno scorso Villanacci ha discusso una mozione poi respinta dall’Assemblea cittadina (7 a 4) basata sull'articolo 26 del Regolamento sul Funzionamento degli Organi del Comune di Colturano. La proposta riguardava i diritti dei consiglieri all'adesione al gruppo misto unipersonale, evidenziando dispute sulla partecipazione ai gruppi consiliari e la libertà di mandato. La mozione, ispirata da fatti precedenti e una richiesta di parere alla Prefettura, ha evidenziato la mancanza di discussione sulla proposta di modifica al Regolamento del Consiglio Comunale. Villanacci in quella mozione cità la sentenza del TAR Veneto del 2022, sottolineando il ruolo cruciale dei gruppi consiliari nell'equilibrio delle competenze.

La Mozione di Villanacci sul Gruppo misto unipersonale;

mozione-appartenenza-gruppo-misto-03-12-2022.pdf

Il documento sottolineava la necessità di riflettere la composizione proporzionale delle forze in Consiglio nelle Commissioni consiliari. Villanacci ha insistito che impedire l'iscrizione al gruppo misto rappresenterebbe una violazione del principio di proporzionalità.

La mozione affrontava anche il tema delle norme interne che avrebbero potuto limitare la partecipazione dei consiglieri a nuovi gruppi formatisi durante il mandato. Villanacci ha sottolineato la presunta violazione delle prerogative acquisite attraverso l'investitura elettorale, affermando che ciò comporterebbe un deficit di democrazia e rappresentatività.

Il Consigliere ha difeso la libertà di mandato, consentendo ai consiglieri di aderire a gruppi senza richiedere dimissioni. Villanacci ha concluso la mozione chiedendo al Sindaco e all'Amministrazione di impegnarsi a consentire al consigliere di aderire al gruppo misto unipersonale, garantendo il diritto a un posto in ogni commissione e mantenendo la carica di commissario. Il Consiglio Comunale ha respinto la Mozione: «Il sindaco e la maggioranza hanno deciso di non approvarla, mettendomi di fatto il bavaglio», ha commentato Villanacci.

Il sindaco Guala ha replicato invitando il Consigliere a chiedere una modifica al Regolamento comunale, portando l’istanza all’attenzione della Commissione competente, la quale sarà ben felice di aprire una discussione sul merito, seguendo l’iter corretto, e non quello della mozione.

 Giulio Carnevale