Campi rom, De Corato: «Sala cominci con rimpatri dei nomadi in base alla direttiva europea»

«Da Sala le solite promesse da marinaio a tre anni dalle elezioni! Senza spiegare dove li manderà. Cdx unico a ridurre a 1.500 il numero di costoro, ora sono 3.500»

Riccardo De Corato

Riccardo De Corato

L’Assessore regionale Riccardo De Corato, Assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale polemizza con il Sindaco di Milano in merito allo sgombro dei Parchi Rom: «Cambio di rotta per la giunta Sala sui rom: il sindaco – recita il Comunicato Stampa dell’esponente di Fratelli d’Italia - ha annunciato la linea dura, andando nella direzione della chiusura dei campi, alla faccia del Piano rom voluto dall’assessore Majorino ai tempi della giunta Pisapia, che ha buttato al vento milioni di euro per passare dai campi, alle baracche, alle case. Che oggi il sindaco di Milano “forse” stia strizzando l’occhio al nuovo Governo che si sta creando? In ogni caso, gli chiediamo di spiegare, una volta chiusi gli insediamenti regolari, dove verranno mandati i 1000 rom che li abitano e come intende gestire il problema più grosso per la città: i 2500 nomadi che non vivono nei campi regolari, che si spostano e si accampano dove vogliono, che colonizzano con camper e roulotte strade e quartieri portando degrado e criminalità. Nel 2010, come aveva dichiarato il Prefetto dell’epoca Lombardi al Corriere della Sera il 30 ottobre, i rom a Milano erano scesi dagli 8.000 del 2007 ai 1.500 di quell’anno. In tre anni il centrodestra ne aveva allontanati dalla città ben 6.500. Adesso, a distanza di 8 anni, il numero è più che raddoppiato, toccando la cifra di 3.500 (ultimo dato disponibile fornito dal Comune). La domanda sorge spontanea: dove li mettiamo? In base alla direttiva 2008/115/CE devono essere rimpatriati, con provvedimento di espulsione che riguarda il cittadino comunitario che si è trattenuto nel territorio nazionale oltre i tre mesi senza avere redditi sufficienti, senza copertura assicurativa-sanitaria e senza iscrizione anagrafica. I milanesi denunciano continuamente degrado, sporcizia, crocriminalità: riceviamo quotidianamente segnalazioni di interi quartieri esasperati per queste baraccopoli abusive che spuntano – conclude la nota stampa dell’Assessore Regionale con delega alla Polizia Locale - come funghi anche nei giardinetti e nelle aree verdi di Milano».