Peschiera, Righini: «Abbiamo approvato il progetto per la riqualificazione della piattaforma ecologica, che vale 1,6 milioni»

7giorni ha intervistato il Vicesindaco e Assessore sulle problematiche della città

Intrusioni in discarica e bike sharing:«I genitori facciano la propria parte»

Giulio Carnevale per 7giorni ha incontrato il Vicesindaco e Assessore del Comune di Peschiera Borromeo Marco Righini con deleghe Ambiente, Trasporti e Mobilità, Smart City e Patrimonio. L'intervista che ha gentilemnte rilasciato ha toccato diverse tematiche.

Il reportage realizzato da 7giorni sulla piattaforma ecologica ha sollevato tanti interrogativi sulla sicurezza del sito.  La nostra redazione ha raccolto la testimonianza di alcuni genitori che hanno scoperto i loro figli entrare nella discarica quando era chiusa, seguendo un percorso già tracciato dai nomadi che spesso saccheggiano la struttura comunale. Siamo andati a vedere e abbiamo scoperto che non c’è nessuna forma di protezione, nessuna rete che delimiti l'ingresso. Eravate a conoscenza di questa situazione?
Dire che la rete non ci sia è sbagliato. L’ultima volta che mi sono recato sul posto, circa tre mesi fa, la rete c’era. E oggi ancora c’è, semplicemente è stata divelta e poi col tempo, coperta dalla vegetazione. Se fate caso i pali ci sono ancora. Esattamente in quel pezzo si è formato un passaggio dove entrano persone di tutti i tipi, soprattutto nomadi, a rubare ogni genere di materiale.

Quindi effettivamente la rete non protegge l’accesso, non si può fare niente in merito?
Molte volte passo negli orari di chiusura e più volte ho fatto segnalazioni ai vigili e carabinieri; in alcune occasioni sono stati fermati dei nomadi. Ci sono dei furgoni o auto che sono stati segnalati e diffidati dall’entrare. Ci sono anche persone che sono recidive e su cui sono stati presi provvedimenti dall'autorità giudiziaria. Fin dall’inizio sapevamo che la situazione della piattaforma era precaria, una situazione che va avanti ormai da anni .Questo è uno dei motivi per cui ci sono stati degli avvisi di garanzia e procedimenti penali ancora in corso (N.d.r. la procura indagò l'ex Sindaco Falletta e i funzionari per non aver ottemperato alla messa a norma del sito). Appena insediati ci siamo messi subito all’opera e abbiamo stanziato dei fondi sia per la progettazione che per l’esecuzione dei lavori per un totale di un milione e seicentomila euro. Il passaggio però è lungo perché la burocrazia stessa è lunga e dobbiamo aspettare le autorizzazioni da parte di Città Metropolitana.

Quindi per ora nulla di concreto per poter risolvere il problema del libero accesso alla piattaforma ecologica, potenzialmente pericoloso?
Non esattamente. In data 17 novembre 2017, due giorni prima dell’uscita del vostro reportage sulle problematiche legate all'intrusione di ragazzini alla piattaforma ecologica, in Giunta, abbiamo approvato il progetto che vedrà una recinzione ben strutturata, alta quasi tre metri e mezzo a difesa della piattaforma, una segnaletica verticale ben definita e una videosorveglianza continua collegata ad una centrale operativa. È un progetto che vale 1,6 milioni di euro di investimenti, che abbiamo pensato da più di un anno e non certo da tre giorni (In calce all'articolo è possibile scaricare il PDF della Delibera di Giunta in oggetto). Al momento però, concretamente non possiamo fare molto, o decidiamo di lasciare le forze pubbliche di stanza lì o non ci sono grosse alternative. Abbiamo blindato il container dei materiali elettronici perché erano quelli più presi di mira, per il materiale nobile che contenevano, ed è ovvio che meno rottami appetibili ci siano, meglio è. Per quanto riguarda i ragazzini, la sorveglianza antintrusione dovrebbe venire dall’educazione impartita dai genitori e parte dai nostri provvedimenti, fermo restando che comunque a quell’età sono difficili da controllare.

Ma almeno, come deterrente per i ragazzini, dei cartelli  ben  chiari e visibili, che avvisino del pericolo che incorre chi non rispetta il divieto di accesso, installati lungo il perimetro,  non sarebbe il caso di metterli?
Direi che questa sia una cosa fattibile e accetto volentieri il suggerimento, stiamo già predisponendo la realizzazione di alcune segnaletiche verticali, parlerò subito con gli uffici in modo da aggiungere alcuni cartelli nel capitolato.

Cambiamo argomento, parliamo di mobilità. Un anno fa in consiglio comunale avevate dichiarato che stavate strutturando un piano per abolire o integrare il servizio Chiamabus, novità?
Finalmente dopo tanto tempo gli uffici preposti dell’Atm ci hanno inviato la documentazione che avevamo richiesto, ma è soltanto uno studio parziale. Ci hanno sottoposto delle ipotesi e sinceramente non sono molto soddisfatto perché lasciano troppa apertura senza fornire veri e propri dati puntuali. Ci prospettano soltanto varie opzioni con il budget a nostra disposizione ma non ci forniscono dati sufficienti per trovare la soluzione migliore. Capisco che ci sia fretta da parte di chi aspetta il servizio ma bisogna procedere con un certo criterio. Preferisco prendermi maggior tempo e farlo bene piuttosto che essere qui fra un paio d’anni a riparlarne.

Sempre sul tema mobilità: Bike sharing.  Le bici di Ofo accolte con entusiasmo dai peschieresi, dopo poche ore sono state brutalmente vandalizzate. Cosa ne pensa?
Devo ammettere che l’idea del Bike Sharing free float, è molto carina ma ho constatato che in quanto a senso civico siamo sotto zero. Neanche una settimana e abbiamo già delle biciclette vandalizzate, spaccate, sparite. E non mi riferisco solo ai ragazzi ma soprattutto ai genitori, e all’educazione che trasmettono. I ragazzi devono capire che fare atti vandalici al sistema di bike sharing è reato, equivale a prendere a calci una macchina parcheggiata. Per tutti quelli che si sono portati a casa la bicicletta dico "Attenzione", il passo per rovinarsi è breve, se la società Ofo dovesse presentare una denuncia, la Poliza Giudiziaria è obbligata a perseguire i trasgressori penalemente per furto con scasso; e una condanna del genere non scompare dal tuo curriculum per magia, ti rimanie addosso. Il bike sharing fornisce il termometro del senso civico della città. Il dato che ne esce da Peschiera è disarmante. Da tutti ci si aspetta più senso civico maggiore, senza scaricare sempre sulle forze dell’ordine o sulle istituzioni l'incapacità di gestire queste iniziative.

Come funziona la convenzione tra il comune e l’operatore Ofo? Sono previste opere correlate sul territorio?
È stata fatta una manifestazione di interesse a cui loro hanno aderito e ci hanno dato un euro per ogni bicicletta, a differenza di Milano dove gli euro devoluti al comune meneghino sono trenta, ma lì stiamo parlando di un altro bacino d’utenza. La cosa interessante è che ogni comune, che ha stipulato la convenzione con l'operatore di bike sharing, ha la facoltà di  scegliere l’intervento che vuole veder realizzato suil proprio territorio, opere o servizi. Grazie alla collaborazione con questo operatore, posizioneremo delle nuove rastrelliere per il parcheggio dei mezzi a due ruote. Stavo anche riflettendo sulla possibilità di creare delle aree di stallo per le biciclette degli operatori. Sono titubante però, perché se la gente non è in grado di salvaguardare le biciclette come posso pensare che facciano qualche metro in più per metterla nel giusto posto. Si torna sempre a parlare di senso civico.

Adesso a Peschiera e San Donato c'è il servizio di bike sharing, ancora oggi  però non è possibile il collegamento ciclabile in sicurezza fra le due città. Confermate le tempestiche dichiarate per la realizzazione della pista cilopedonale in progetto , cioè il 2020?
Si, purtroppo si, perché sta finendo adesso la fase di progettazione. Le procedure di esproprio stanno procedendo in linea con il cronoprogramma,  ma anche qui ci vuole il suo tempo.

Per le  piste ciclabili di Peschiera Borromeo che versano in pessime condizioni c’è qualche idea di intervento?
Il problema serio delle piste ciclabili non è tanto la manutenzione dell’asfalto quanto le file di alberi che le devastano. È un problema molto annoso. Già un anno fa avevo chiesto agl’uffici comunali preposti soluzioni tecniche per porvi rimedio ma ad oggi non mi hanno ancora fatto sapere, perchè il problema delle radici degli alberi, dipende soprattutto dal tipo di pianta e da dove sia posizionata. Ho intenzione di chiedere uno studio tecnico di un agronomo per valutare l’entità del problema, almeno sui pezzi più critici come via Galvani o a Mirazzano. Dopo lo studio si vedrà il da farsi, e se c’è da abbattere, abbatteremo; se si può evitare, meglio.

In una città che salvaguarda da sempre il verde, non sarebbe una scelta impopolare abbattere gli alberi?
Più impopolare spendere soldi pubblici senza un criterio direi io. Abbiamo tenuto traccia di tutte le piante abbattute nel 2017 e nel 2018 faremo un censimento. All’interno del censimento abbiamo stilato una fase di ripianto e una manutenzione programmata del verde che ridurrà i costi pianificando gli interventi futuri.

L’anno scorso c’è stato un suo intervento in Consiglio Comunale dove annunciava un cambiamento epocale per l'illuminazione pubblica, ma ad oggi ci sono ancora zone completamente al buio già dal tardo pomeriggio. Come mai?
Devo ammetterlo: siamo in ritardo con quanto detto in Consiglio Comunale ma siamo in linea con quello promesso durante la campagna elettorale. Credo che i tempi si siano protratti  a causa di una serie di problematiche amministrative che sono sorte. Ho sottostimato i tempi. Posso dirmi soddisfatto dell’accordo fatto con Enel Sole, che in questi mesi ha cambiato qualcosa come trecento lampadine, i pali dell’illuminazione pubblica sono passati al Comune di Peschiera Borromeo ma la gestione è rimasta invariata. Abbiamo delle zone critiche e ci siamo già adoperando per risolverle. Alcune richiederanno più tempo ma sappiamo come procedere.

Banda larga, quali sono gli edifici e le strutture comunali che  potranno usufruire dell’anello di fibra ottica posata da Cap Holding?
Saranno presto collegati con la fibra ottica il Comune, il comando dei vigili, il campo sportivo Borsellino e probabilmente le strutture comunali e scolastiche di via Carducci: biblioteca e scuola Montalcini. Abbiamo favorito prima l’uso di servizi di sicurezza e comunali. Stiamo valutando per le scuole di fare un’operazione a margine diversa. Ho suggerito ai tecnici di fare una proposta di  collegamento alla fibra ottica a 1 Gb ad ogni centralino virtuale. Ci sono novanta linee su tutte le scuole e se riuscissimo a toglierne la metà, sostituendole con la fibra, saremmo a cavallo. Nel giro di due o tre mesi dovremmo comunque esserci, sicuramente per il nuovo anno scolastico.

Chiudiamo con una domanda di carattere generale: state governando da circa un anno e mezzo, come vanno le cose?
Bene direi. Faticoso ma pian piano, soprattutto negl’ultimi due mesi iniziamo a vedere i risultati. Abbiamo avuto un po’ di problemi con gli appalti e il nuovo codice non ci ha facilitato le cose. A chi critica che in due mesi non ci sia stato un consiglio comunale rispondo che governare non vuol dire fare tanti consigli comunali. Quello che conta sono gli atti. Si va in consiglio comunale quando serve.

Giulio Carnevale

Delibera di giunta 279 2017

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