Peschiera, Zambon: «Sono state dette e scritte tante, troppe falsità; innovare non è lasciare le cose come stanno »

La protesta chiede al Sindaco legalità e trasparenza venute meno con il ritiro delle deleghe all’Assessore alla Pubblica Istruzione e Lavori Pubblici Marco Righini

Il presidio di protesta

Il presidio di protesta

Dunque ci si avvia ad una Giunta più snella. Solo due i neo Assessori a cui verranno ridistribuite alcune delle deleghe in seno al Sindaco, le altre saranno assegnate ad alcuni Consiglieri comunali. Questo è quello che si legge su una nota stampa diffusa il 18 maggio insieme ad un duro atto d’accusa rivolto a coloro che, in questi giorni hanno manifestato il dissenso per  il modo in cui viene amministrata la città: «Nei giorni scorsi – si legge nel comunicato - è stato creato un clima di confusione, sono state dette e scritte tante, troppe falsità. Insulti, accuse, polemiche gratuite, una vera e propria campagna denigratoria senza precedenti, con attacchi personali di dubbio gusto». Luca Zambon ha le idee chiare sulla sua azione amministrativa: «Innovare non è lasciare le cose come stanno. La città deve ritrovare serenità; la condizione fondamentale si chiama governabilità. Continuerò a lavorare, impegnandomi a realizzare il programma: la gente mi ha eletto per questo motivo».  La crisi della maggioranza aperta in seguito ad alcune delibere Consiliari che riguardavano il PII di Bellaria contestate da sei Consiglieri comunali del Partito Democratico e dalla paralisi dell’attività di Giunta per la fronda di tre Assessori su cinque, è montata con le pubblicazioni delle lettere degli Ex Assessori Molinari, Perotti e Righini.  I due esponenti del Partito Democratico e l’indipendente Caterina Molinari, hanno accusato numerose ingerenze in Giunta  operate da quello che hanno definito ”il burattinaio”. Il malumore è sfociato in una manifestazione, giovedì 14 maggio, svoltasi in Piazza Lombardi davanti al Comune dove un gruppo di cittadini e numerosi esponenti politici fra cui tanti delusi dal PD, hanno chiesto al Sindaco “Trasparenza e legalità”. «Da liberi cittadini – racconta una delle promotrici del presidio di protesta - dopo la decisione del Comune di togliere le deleghe a Marco Righini, persona competente e preparata ci siamo posti alcune domande e abbiamo deciso di incontrarci e manifestare il nostro dissenso per tale decisione. Subito dopo sono seguite le dimissioni di Caterina Molinari e Danilo Perotti. Per cui aumentava l'esigenza di avere chiarezza e trasparenza da parte del comune. Una Amministrazione che ha completamente ribaltato i voti ottenuti – conclude -meno di un anno fa». È stato anche aperto un gruppo su Facebook per aggiornare i temi della protesta e stimolare il dibattito e la partecipazione www.facebook.com/groups/cittadiniperpeschiera .Per recuperare consenso, nella giornata di Lunedì, il Sindaco Luca Zambon si è recato alla scuola Virgilio di Bettola, all’orario di fine elezioni per interloquire con i genitori.