SegrateSì, boccia il progetto Urban Regeneration Segrate City Center: «Distrugge un parco e dimentica i cittadini».

Dena Arabsolgar: «Dove si trovava il rappresentante della Lega il 30 settembre 2019 quando si discuteva del progetto in Consiglio?»

Dena Arabsolgar

Dena Arabsolgar

Segrate, 8 agosto 2020 -  «No, il progetto Urban Regeneration Segrate City Center non rappresenta il futuro per la nostra città. Non vogliamo che nemmeno un singolo mattone sia ancora posato nei nostri parchi pubblici. Basta! La nostra posizione vuole essere chiara.
Il Sindaco è troppo impegnato a distogliere l'attenzione da questo tema così critico, e ignora le domande che da giorni gli poniamo»
afferma Dena Arabsolgar. «E il candidato della Lega – continua il candidato Sindaco di SegrateSì alle prossime elezioni amministrative -, che oggi si dice contrario? Dove si trovava il rappresentante del suo partito il 30 settembre 2019 quando si discuteva del progetto in Consiglio? Quello era il momento giusto di contestarlo e di fare opposizione. Ma l'opposizione a Segrate non c’è mai stata. Che credibilità può avere oggi?». SegrateSì in una nota stampa sottolinea anche la gravità del fatto che di nuovo i cittadini non siano stati minimamente interpellati, ma solo chiamati ad applaudire. «Modificare completamente il centro di una città – recita il comunicato diffuso il giorno 8 agosto -, nel 2020, non può essere una decisione limitata all'oligarchia che siede dentro il palazzo. Rimangono molte domande ancora senza risposta: Perché abbattere due scuole e farne una unica da un'altra parte? A cosa serve lo spazio lasciato vuoto dalle scuole di oggi? Ci sono talmente tante volumetrie in sospeso che pendono sopra a Segrate, che a questo punto l'unica cosa intelligente da fare è fermarsi, fare un punto del cemento che ci aspetta e che ancora non c'è, e ragionare per un progetto globale di Segrate. E di Segrate come parte di un territorio più ampio. Segrate ha bisogno di una progettualità completa, non di un ennesimo progetto per una zona limitata, che aumenta volumetrie, modifica il centro, e oltretutto – conclude il comunicato del gruppo civico - è proposto da qualcuno che Segrate non la vive. Così é come fare 100 metri di pista ciclabile che cadono nel vuoto. E anche questa è una storia che conosciamo bene a Segrate perché ce l'abbiamo davanti agli occhi».