Slovenia, i diciasettenni Beatrice Russo e Simone Cogrossi dell’Ecole de Savate di San Donato sono vicecampioni del mondo di categoria

Il club sportivo fondato da Fabio Russo a soli 5 anni dalla sua nascita è già un'eccellenza a livello nazionale, ha costituito una realtà sportiva forte e inclusiva che da lustro al Sud Est Milano

La comitiva sandonatese sultetto del mondo

La comitiva sandonatese sultetto del mondo

Nei giorni scorsi, dal 21 al 25 giugno, l'Ecole de Savate di San Donato Milanese è stata una dei protagonisti indiscussi del campionato mondiale junior di savate, disputatosi alle Terme Olimia di Pod?etrtek, Slovenia organizzato dalla Fédération International de Savate.
Beatrice Russo
(17 anni, -56kg) e Simone Cogrossi (17 anni, -75kg), già campioni italiani di categoria, si sono classificati al secondo posto, ottenendo altresì il titolo di vicecampioni del mondo

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L'associazione sportiva "Ecole de Savate" è specializzata nell'insegnamento della savate (chiamata anche boxe francese savate) che prevede l'utilizzo sia degli arti superiori che inferiori: uno sport molto elegante, che praticato a livello professionistico sembra quasi una danza, molto immediata e reattiva. La scuola accoglie atleti di qualsiasi età, sesso ed etnia provenienti dal Sud Est Milano, costituendo una realtà non discriminatoria e totalmente inclusiva. La società nasce ad ottobre 2018 grazie al presidente Fabio Russo, che dopo solo 4 anni di attività sul territorio, nel 2022 è riuscito a portare i mondiali senior di disciplina proprio al parco Mattei di San Donato Milanese. Il club conta oggi 90 iscritti totali, con la presenza di molte ragazze che seguono già le orme della campionessa Beatrice Russo. 

«Su 7 atleti della nazionale, 2 sono del mio club e si trovano ad oggi sul secondo gradino più alto del mondo - spiega il presidente Fabio Russo - Questo per me è motivo di grande orgoglio, soprattutto perché abbiamo iniziato appoggiandoci a due strutture sportive diverse (una a Bolgiano e una in Via Greppi), nelle quali i miei ragazzi sono cresciuti con spirito di adattamento e sacrifico, allenandosi tra "sedie e corde", in quello che abbiamo sempre adattato come ring. L'Ecole de Savate non ha ancora una sua fissa dimora, ma spero di poter trovare presto uno spazio in cui collocare sacchi e ring fissi per l'allenamento». Continua poi raccontando della finale di campionato del mondo: «Sia Beatrice che Simone si sono sfidati in finale contro due francesi: lei si è confrontata con un'avversaria molto veloce, la pluricampionessa francese e campionessa europea, ma utilizzando la parte pugilistica non se l'è cavata per niente male; lui è andato molto vicino all'oro, giocandosela alla grande fino all'ultimo round. È un ottimo inizio, siamo tornati vittoriosi e un po' ammaccati, con ferite di lotta, ma bisogna godersi il momento fino in fondo e questo è senz'altro un gran momento per i miei atleti».

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