Diffondere l’idea della Città Metropolitana fra i milanesi, il primo passo verso una concreta riduzione dei costi della politica

Alessandro Sancino

Capogruppo dell’Unione di Centro della Provincia di Milano
Dopo l’infiammante dibattito sull’abolizione delle Province, sembra già essere calato il silenzio. Ma coerentemente con quanto affermato e dichiarato in aula consiliare, non farò in modo che tutto cada nel dimenticatoio.

Nelle prossime settimane lavorerò perché nasca, a seguito della mozione che ho depositato, la Commissione sulla Città Metropolitana. Una commissione snella, a costo zero, composta da rappresentanti del Comune, della Provincia, della maggioranza e dell'opposizione, delle università, della Camera di Commercio, delle eccellenze di Milano che abbiano il compito di suscitare l'interesse collettivo e di studiare le azioni di riforma necessarie. L'idea è “milanesizzare” il tema della Città Metropolitana per aprirla alla società civile. Dobbiamo recuperare gli studi fatti da 30 anni da Tognoli e dalle università. Se vogliamo essere la capitale morale del Paese dobbiamo dimostrare di essere capaci di fare qualcosa di concreto. È davvero fondamentale studiare forme di governance nuove che abbiano un criterio, ovvero che i costi della politica vengano dimezzati. Ad esempio, che si parli di mobilità: serve un sistema integrato su strade, ferrovie e metropolitane; uno spostamento più fluido, razionalizzato e integrato, che ottimizzi le risorse. Oppure, molto importante, la gestione integrata dell’acqua e la manutenzione delle reti idriche e di depurazione. E ancora: una pianificazione delle strutture scolastiche, un coordinamento delle attività socio-assistenziali sul territorio e molto altro. Insomma, fare la commissione è il chiavistello per capire se veramente vogliamo farla la Città Metropolitana o meno: se tutti siamo d'accordo e non salta fuori nulla è il sintomo dell'incapacità di un governo politico.