Il Coni vuole azzerare i Comitati provinciali. Ma, per la salvaguardia dello sport, l’associazionismo locale va considerato

Una riforma condivisa del Coni nella salvaguardia dell’autonomia dello sport per promuovere un organico processo di riforma di tutto l’Ente. È questo l’obiettivo che come Gruppo consiliare dell’Udc abbiamo chiesto al presidente Guido Podestà, attraverso una mozione sottoscritta e votata all’unanimità da tutti i Gruppi presenti a Palazzo Isimbardi. Credo sia importante che anche la Provincia di Milano rifletta sul fatto che il Coni, senza nessun tipo di confronto democratico, ha annunciato un’autoriforma delle sue strutture sul territorio che porta all’azzeramento dei Comitati provinciali. E l’associazionismo di base che fine fa? Lo sport è partecipazione, benessere e coscienza civica, per questa ragione va promosso come investimento alla coesione. Lo sport nel nostro territorio funziona anche come supporto all’attività sportiva scolastica (Giochi Sportivi Studenteschi, Giochi della Gioventù, ecc…), oltre che come iniziativa locale e di formazione. Mi viene quindi spontanea una domanda: come non potere/ volere valorizzare le eccellenze del nostro territorio? È altresì doveroso ricordare come i Comitati Provinciali agiscono tutti su base volontaria; non solo, quindi, hanno un costo pari a zero ma determinano un valore aggiunto in servizi professionali grazie alle molteplici esperienze che sono presenti sul territorio. Innanzi a tutto questo, si deve chiedere rispetto alle Istituzioni. Anche in Provincia di Milano, quindi, si avvii una responsabile riflessione sul nuovo ruolo che le autonomie locali devono assumere per promuovere lo sport e l’associazionismo sportivo locale. Forse uno spiraglio per bloccare l’azzeramento dei Comitati provinciali è ancora aperto.