Bike sharing: Milano sperimenta il “free floating”, cioè le bici condivise senza stalli

Sperimentazione per tre anni e fino a 12.000 biciclette che andranno ad affiancare quelle del tradizionale BikeMi

Dal 5 luglio i primi operatori

Dal 5 luglio partirà a Milano il  “bike sharing free floating", cioè il servizio biciclette in condivisione prive di stalli che presteranno servizio in città affiancandosi alle 4.650 bici gialle e rosse di BikeMi già presenti. Le aziende interessate potranno partecipare alla manifestazione di interesse che sarà pubblicata nei prossimi giorni sul sito del Comune, dando il via alla sperimentazione di tre anni per una flotta massima complessiva di tutti gli operatori di 12.000 biciclette. Mensilmente una commissione di valutazione prenderà in esame le richieste pervenute dalle aziende interessate e già il 5 luglio sarà possibile avere i primi operatori. Il servizio dovrà essere assicurato 24 ore su 24 tutti i giorni e le biciclette dovranno essere disponibili su tutto il territorio di Milano secondo la modalità “one way”, ovvero la possibilità di rilasciare la bicicletta in un punto diverso da quello di prelievo. La bicicletta avrà un sistema GPS integrato per la localizzazione durante l’utilizzo e, in caso di furto, un sistema di bloccaggio/sbloccaggio attivabile da remoto tramite app concepito in modo che la bicicletta possa essere parcheggiata senza essere legata a un supporto.  Il mezzo potrà essere utilizzato senza limiti di tempo. Il sistema di gestione sarà completamente automatizzato per l’utente che visualizzerà le biciclette disponibili, potrà prenotarle, sbloccarle/bloccarle, pagare e segnalare guasti tramite una applicazione per smartphone. Sotto il profilo delle caratteristiche tecniche, le bici dovranno avere un telaio resistente all’uso intensivo e alle intemperie, una livrea che le renda ben riconoscibili, cambio, illuminazione che si accenda in automatico, catarifrangenti, sistema di segnalazione acustica, parafanghi e cestino anteriore. Il “bike sharing free floating” potrà avere anche veicoli  a pedalata a batteria o con sistema “smart wheel” con la possibilità per l’utente di attivare/disattivare il motore elettrico quando non lo desidera e la cui ricarica sarà a cura del gestore.
Redazione Web