Alberi da abbattere a Peschiera, da Pordenone arriva l’idea per una soluzione che salvaguardi piante e sicurezza

La Pontarolo Engineering S.p.A, realtà che si occupa di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per l’edilizia, ha sviluppato soluzioni che consentono di preservare il patrimonio naturale e tutelare le persone, con la possibilità di realizzare anche piste ciclabili

Far convivere natura e ambiente antropico è possibile; garantire sicurezza, fruibilità per i pedoni e per gli automezzi e realizzare piste ciclabili lungo viali alberati si può. Il tutto senza abbattere i suddetti alberi, patrimonio inestimabile del nostro pianeta. 
«In ambiente urbano e lungo le arterie stradali capita sovente di imbattersi nelle radici affioranti che deformano e danneggiano le pavimentazioni, creando grossi problemi alla viabilità di automobili, motocicli, biciclette e anche al passaggio di pedoni». Così si apre un articolo pubblicato sul sito della Pontarolo Engineering S.p.A., ditta friulana attiva nel settore dell’edilizia, molto attenta allo sviluppo sostenibile ed armonico con la natura. 
Nell’articolo è spigato che «negli ultimi anni sono molti gli interventi di eliminazione fisica di interi viali alberati per risolvere “alla radice” il problema. È una cancellazione degli apparati radicali molto onerosa. Costosa economicamente perché richiede scavo, estrazione della pianta, dell’apparato radicale e ripristino della pavimentazione urbana. Costosa dal punto di vista ambientale perché l’assenza di alberi comporta meno ombreggiamento, meno assorbimento di acque meteoriche, CO2 e sostanze inquinanti, aumento della temperatura estiva, cancellazione di viste rilassanti e piacevoli. A questo consegue una diminuzione del valore degli immobili circostanti».
È per ovviare a tali spiacevoli problematiche che la Pontarolo Engineering S.p.A, forte del supporti di tecnici e degli studi approfonditi di agronomi esperti, analizza le situazioni che si vengano ogni volta a creare, prospettano soluzione che mettano d’accordo tutti. 
«È stata realizzata la prima pista ciclabile che consente agli alberi di crescere correttamente senza dover spaccare la pavimentazione. In località Cavallino-Treporti (VE) lungo la strada provinciale sono da poco terminati i lavori», si legge nell’articolo che racconta dello studio e della messa in pratica di soluzioni innovative ma non più tabù grazie ai moderni studi. 
Interrogato da 7giorni nel merito degli alberi di via Galvani a Peschiera Borromeo, sui quali pesa una sentenza di morte emanata dall’amministrazione Molinari, l’ingegnere Marco Il Grande della Pontarolo Engineering non si sbilancia «in quanto non sono un agronomo, ma in linea teorica la situazione prospettata è simile a quelle su cui siamo soliti intervenire». Mentre l’ingegnere ci racconta di un recente intervento effettuato a salvaguardia di alberi e pista ciclabile, nonché del manto stradale a Jesolo, nel citato articolo di apprende che varie sono state le ipotesi progettuali elaborate dai tecnici della Città Metropolitana di Venezia e sottoposte al giudizio degli agronomi.
La «soluzione che è stata riconosciuta come innovativa e funzionale è il sistema Cupolex Radici. Tale sistema, utilizzato in molte aree del mondo contestualmente alla piantumazione di nuovi alberi, è stato modificato appositamente per poter essere applicato ad alberature esistenti ad alto fusto. Il sistema consente al terreno di essere nutrito con un giusto apporto di ossigeno e contestualmente garantisce le caratteristiche portanti di progetto», ovvero rispetto dell’ambiente e salvaguardia della sicurezza. La soluzione prevede un rialzo «di 20-25 cm, collegato alla quota stradale mediante un piano inclinato e separato lateralmente da un parapetto».
Cupolex radici è il sistema è l’ideale per la creazione di marciapiedi alberati, piazze e altre aree pedonabili/carrabili dove è prevista la presenza di alberi.
Il sistema Cupolex Radici, composto da elementi in plastica riciclata, «è facilmente integrabile con i sistemi d’irrigazione, è di facile installazione e funge da cassero per il getto di calcestruzzo: la pavimentazione è quindi una vera propria soletta in C.A. durevole e con elevata capacità di carico. Il carico viene trasferito dalla soletta in C.A. ai pilastrini e quindi al terreno sottostante, senza comprimere il terreno sano e fertile destinato agli alberi», si legge infine sul sito della Pontarolo Engineering S.p.A.

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