Inaugurata a Opera la Panchina gialla in Onore di Giulio Regeni. La prima udienza del processo ai quattro 007 egiziani è fissata per il 20 febbraio

Barbieri: «Giulio era un ragazzo straordinario che ha dedicato la sua vita allo studio e alla ricerca. È fondamentale mantenere viva la sua memoria e continuare a chiedere verità e giustizia per ciò che gli è accaduto».

Opera, (MI) - Questa pomeriggio, in una cerimonia emozionante e carica di significato, è stata inaugurata la Panchina Gialla dedicata a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano tragicamente scomparso otto anni fa al Cairo, in Egitto. Situata nella parte antistante il Municipio di Opera, in via Dante 12, la panchina diventa così un punto di riferimento nella città, un simbolo tangibile dell'impegno per non dimenticare Giulio e per chiedere verità e giustizia.

La sindaca di Opera, Barbara Barbieri, ha sottolineato l'importanza di dedicare questo spazio a Giulio Regeni, ribadendo il suo status di cittadino del mondo e la sua passione per la ricerca. «Giulio era un ragazzo straordinario che ha dedicato la sua vita allo studio e alla ricerca -  ha dichiarato la sindaca -. È fondamentale mantenere viva la sua memoria e continuare a chiedere verità e giustizia per ciò che gli è accaduto».

La morte di Giulio Regeni ha scosso l'Italia e il mondo intero. Il suo corpo senza vita fu ritrovato il 3 febbraio 2016 lungo l'autostrada Il Cairo-Alessandria, evidenziando segni inequivocabili di tortura, al punto che la madre Paola dichiarò, in una conferenza stampa successiva al ritrovamento, di aver visto sul volto del figlio "tutto il male del mondo".
Da allora, la famiglia Regeni ha combattuto per ottenere giustizia per il figlio, nonostante le molte difficoltà e gli ostacoli incontrati lungo il cammino.

Il processo contro i quattro agenti egiziani accusati del sequestro, della tortura e della morte di Giulio Regeni è finalmente in corso. Il Giudice per l'Udienza Preliminare Roberto Ranazzi ha ordinato il rinvio a giudizio dei quattro 007 egiziani (Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abedal Sharif), imputati nel procedimento penale per il sequestro, la tortura e la morte di Giulio, sono stati rinviati a giudizio in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha confermato la validità del processo. Il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco ha lavorato instancabilmente per garantire che coloro che hanno commesso questi crimini siano chiamati a rispondere delle loro azioni.

La prima udienza del processo è stata fissata per il 20 febbraio 2024 presso la Corte d'Assise di Roma. È un momento cruciale per la ricerca della verità su ciò che è accaduto a Giulio Regeni e per assicurare che i responsabili vengano portati davanti alla giustizia.

L'inaugurazione della Panchina Gialla oggi a Opera è un segno tangibile di solidarietà e impegno della comunità nel ricordare Giulio Regeni e nel continuare la lotta per la verità e la giustizia. La speranza è che questa panchina diventi non solo un luogo di riflessione, ma anche un punto di incontro per coloro che condividono il desiderio di vedere fatta giustizia per Giulio e per tutte le vittime di violenze e ingiustizie.