San Donato firma il Patto interistituzionale per la legalità

L’accordo, che coinvolge tra gli altri Prefettura, carabinieri e l’Associazione Libera di don Luigi Ciotti, prevede un insieme di progetti rivolti ad enti e singoli cittadini si temi della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata

Checchi: «Così la Città Metropolitana diventa simbolo dell’antimafia»

C’è anche il Comune di San Donato fra i promotori dell’Accordo interistituzionale per la legalità sottoscritto nei giorni scorsi nella sede della Città Metropolitana in via Vivaio 1, a Milano. Il patto è stato redatto con la partecipazione di diversi soggetti: dalla Prefettura all’Ufficio scolastico territoriale, passando per l’Arma dei Carabinieri, il Corpo consolare, le Università, la Vigilanza urbana del Comune di Milano e Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, da anni in prima linea nell’azione di sensibilizzazione e contrasto alla criminalità organizzata. Oltre a San Donato, l’unico altro Comune dell’hinterland presente tra i sottoscrittori del documento è stato Rho, con il sindaco Pietro Romano. Secondo l’accordo, Libera svilupperà anzitutto percorsi formativi strutturati sui temi della legalità democratica e della cittadinanza responsabile rivolti prioritariamente a studenti, insegnanti e funzionari degli Enti locali. Creerà poi percorsi sul contrasto alle mafie, alla corruzione e al gioco d’azzardo destinati agli agenti delle forze dell’ordine e avvierà percorsi di conoscenza sul tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati. Inoltre avvierà un polo formativo a servizio degli atenei milanesi ed aprirà una sede per il coordinamento dei familiari delle vittime innocenti di mafie e del servizio di ascolto “Sos Giustizia”. «L’ambizione dei firmatari – spiega Andrea Checchi, primo cittadino sandonatese – è di fare della Città Metropolitana di Milano una sorta di capitale dell’antimafia, riconoscendo l’efficacia dell’attività di Libera sul territorio, sviluppandone e ampliandone le possibilità di azione con una sede ad hoc e interventi mirati, soprattutto di carattere formativo, che coinvolgano diversi soggetti: dai giovani ai funzionari degli Enti locali alle Forze dell’ordine». L’Accordo verrà poi aperto a tutti i Comuni e soggetti istituzionali dell’area metropolitana che vorranno aderirvi.
Redazione Web