San Giuliano Milanese: un’opera dell’artista Carla Bruschi per la campagna di sensibilizzazione sulla violenza di genere |Gallery|

Il sindaco Marco Segala: «Il messaggio che vogliamo dare è che le donne non sono sole, che al loro fianco ci sono le istituzioni e le Forze dell’Ordine»

Il sindaco Marco Segala con l'artista Carla Bruschi

Il sindaco Marco Segala con l'artista Carla Bruschi posano davanti al manifesto raffigurante l'opera donata al Comune di San Giuliano Milanese

Una donna imbavagliata. Una donna che non può parlare, non può gridare… una donna messa a tacere. Un bavaglio, scarlatto come il sangue delle vittime di violenza; rosso come il colore scelto per tutte le iniziative che intendono dire “basta” alla violenza di genere: scarpe rosse, panchine rosse i simboli più conosciuti. Questa è l’opera che l’autrice Carla Bruschi, artista peschierese, ha donato al Comune di San Giuliano Milanese per la campagna di sensibilizzazione su una tematica tanto attuale e importante come la violenza di genere; presentata nella mattinata di sabato 11 maggio 2019 al Parco Nord, all'interno della “Festa del Volontariato 2019”, alla presenza delle autorità e dei presidenti delle Consulte Sociale, Sport e Cultura.
Come ha spiegato in apertura l’assessore ai Servizi sociali Vito Nicolai, che nel 2018 ha dato input all'iniziativa, poi estesa a “macchia d’olio” sul territorio grazie al lavoro delle associazioni: «È necessaria un’opera di sensibilizzazione per cercare di combattere questo fenomeno. L’idea è di cercare, attraverso il mondo dell’associazionismo, di far permeare questa sensibilità nel territorio. A livello di comunicazione abbiamo perciò pensato a vari momenti, per tutto il 2019, che le associazioni con le loro peculiarità porteranno avanti questo messaggio, anche per far conoscere il numero nazionale anti-violenza 1522. In città sono già affissi i manifesti con l’opera di Carla Bruschi, a cui verranno aggiunti quelli – molto più grandi – che abbiamo preparato per questa presentazione e che saranno posizionati uno in ogni quartiere sangiulianese».
Una “luminosa” Carla Bruschi ha quindi presentato la sua opera: «Per me è una grande emozione essere qui a San Giuliano Milanese perché questo comune ha anche portato fortuna alla mostra che insieme a Barbara Sanaldi abbiamo creato in Regione Lombardia lo scorso anno, dal titolo “Donne a Perdere”. San Giuliano è stato il primo comune che ha aderito all'iniziativa di un tour in corso in tutta Italia, di comuni che ospiteranno la mostra. Quindi ringrazio istituzioni e Consulte, perché hanno voluto che entrassi in questo progetto di sensibilizzazione. La mostra mi ha cambiato la vita e come artista ho deciso di donare la mia opera al Comune. L’immagine che ho voluto creare è un’immagine forte che potesse richiamare l’attenzione, perché forte è la tematica, dal momento che oggi una donna ogni due giorni viene uccisa. Come donne e uomini che hanno una qualche visibilità dobbiamo metterci a disposizione per far sì che questa situazione migliori. Pensate che la mostra “Donne a Perdere” ha creato già quattro denunce di ragazzi che hanno subito o visto delle violenze; quindi scuote l’animo delle persone e mi spinge ad andare avanti e a continuare a parlare con i ragazzi perché da loro che deve iniziare la consapevolezza della non violenza sulle donne. La sensibilità che un sindaco uomo ha dimostrato su questa tematica dovrebbe rendere orgogliosa la città di San Giuliano, a cui ho suggerito di collegarsi col numero 1522 perché nessun altro Comune ha fatto una cosa simile fino a oggi. E ricordiamo che ognuno di noi può fare la sua parte ed essere sentinella nei confronti delle donne che hanno bisogno di aiuto». L’assessore all'Educazione Maria Grazia Ravara ha poi ricordato le diverse iniziative che il Comune sta portando avanti: «Abbiamo già realizzato alcuni progetti che proseguono ancora oggi, come il concorso “Via, sostantivo femminile” per intitolare vie, piazze e luoghi della città a donne che hanno contribuito alla crescita collettiva del Paese; oppure il patrocinio alla “Strawoman”, la corsa/camminata non competitiva che si terrà a Milano il 2 giugno. E ancora la mostra “Com’eri vestita?”, che racconta storie di abusi anche attraverso l’esposizione di abiti che rappresentano fedelmente l’abbigliamento che le vittime indossavano al momento della violenza e che ha lo scopo di smantellare i pregiudizi sul modo di vestire. Infine, da qui alla fine dell’anno, posizioneremo per la città le panchine rosse che avranno riprodotta “a targa” la cartolina con l’opera di Carla Bruschi e il numero nazionale 1522». E il sindaco Marco Segala ha aggiunto: «Non bisogna dimenticare il progetto “Fuori dal silenzio” del Distretto sociale, finanziato da Regione Lombardia, per rafforzare la rete territoriale interistituzionale a sostegno delle donne vittime di violenza. Sul territorio di San Giuliano abbiamo anche una casa protetta, realizzata anche grazie ai fondi donati dalla Consulta Sociale, e l’intento è quello di sensibilizzare tutti i comuni dei distretti vicini a creare punti di accoglienza e ascolto come questo, proprio facendo rete. Oggi crediamo però di aver lanciato sul territorio del Distretto sociale un tema molto importante, anche perché i dati che emergono anche qui sono allarmanti; basti pensare il comune di Colturano, pur essendo piccolo, è quello col maggior numero di casi. Riteniamo che questo possa essere uno strumento utile alle donne che su queste tematiche hanno difficoltà diverse rispetto al genere maschile. Il messaggio che vogliamo dare è che non sono sole, che al loro fianco ci sono le istituzioni e le Forze dell’Ordine».
Elisa Barchetta
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