Individuò il “paziente 1” a Codogno: riconoscimento per la dottoressa Annalisa Malara

L’anestesista cremonese dell’ospedale in provincia di Lodi intuì per prima che Mattia Mestri era affetto da Coronavirus. A lei la Regione assegnerà la Rosa Camuna, la più alta onorificenza lombarda al merito

Annalisa Malara

Annalisa Malara

La notte del 20 febbraio scorso, infrangendo un protocollo sanitario, sottopose Mattia Maestri al test del tampone, scoprendo così il primo paziente italiano positivo al Coronavirus. Lei è la dottoressa Annalisa Malara, anestesista dell’ospedale di Codogno, grazie alla cui audacia l’Italia e l’Intera Europa ricevettero l’allarme e furono messi nella condizione di frenare la diffusione del virus. Per questo la dottoressa Malara quest’anno riceverà un premio speciale Rosa Camuna, il più alto riconoscimento al merito di Regione Lombardia. «Quando Annalisa Malara scoprì il “paziente 1” – spiega Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia -, il virus nella nostra regione, abbiamo scoperto più tardi, viaggiava invece indisturbato da almeno un mese prima. Ricordo infatti che le indicazioni dell’OMS prevedevano di eseguire i test tamponi alle sole persone provenienti dalla Cina. Quella intuizione della dottoressa Malara ha cambiato il corso di una storia che avrebbe potuto essere ancora più drammatica di quanto non sia stata». In tal senso, sottolinea fontana, con l’assegnazione della Rosa Camuna ad Annalisa Malara Regione Lombardia vuole premiare simbolicamente tutti i medici, gli infermieri e i volontari che in questa pandemia hanno combattuto una lotta generosa, professionale e senza risparmio al virus.
Redazione Web

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