Raddoppio della Paullese: avviato il tavolo tecnico-politico per programmare progettazione e lavori

Tra i principali “nodi” da sciogliere ci sono ancora la riqualificazione del tratto lodigiano (da Zelo Buon Persico a Spino d’Adda) e del Ponte di Bisnate, i cui costi sono lievitati in maniera consistente

Pianificare congiuntamente le progettazioni dei futuri interventi volti all’ampliamento della Paullese riunendo tutti gli enti coinvolti, dalla Regione Lombardia fino ai Comuni. Questo lo scopo con cui, mercoledì 18 ottobre, si è tenuto il primo tavolo di lavoro in capo alla Provincia di Lodi per affrontare i tasselli ancora mancanti al completamento della riqualificazione della ex SS 415. 

Presenti l’assessore di Regione Lombardia alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, i presidenti delle Province di Lodi, Fabrizio Santantonio, e di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, e la consigliera delegata alle Infrastrutture della Città Metropolitana di Milano, Daniela Caputo. Con loro la consigliera regionale Patrizia Baffi e i sindaci dei Comuni di Zelo Buon Persico (Angelo Madonini), Paullo (Federico Lorenzini), e Spino d’Adda (Enzo Galbiati). 

Sul “piatto” due importanti nodi da districare: il progetto del lotto cremonese, comprendente il nuovo ponte sul fiume Adda, e il raddoppio del tratto Lodigiano, da Zelo Buon Persico a Spino d’Adda. Per quanto concerne il primo punto, l’Assessore Terzi ha confermato l’impegno allo stanziamento, entro la fine dell’anno, dei fondi necessari alla revisione della progettazione, il cui valore è incrementato da 17 fino a circa 38 milioni di euro, a causa dei rialzi dei prezzi delle materie prime e di successivi adeguamenti progettuali. L’ampliamento del tratto lodigiano, da Zelo Buon Persico a Spino d’Adda, con una spesa stimata di circa 23,5 milioni di euro (importo già stanziato da Regione Lombardia a favore di Città Metropolitana di Milano), oltre a 5 milioni di finanziamenti statali, sarà invece oggetto di una specifica interlocuzione tra Provincia di Lodi e Città Metropolitana di Milano a cui è in capo la realizzazione del tratto. 

«Esprimiamo profonda soddisfazione per l’incontro, che ha fatto registrare per la prima volta un confronto tra tutti i soggetti interessati, riuniti allo stesso tavolo, circostanza che rappresenta un contributo determinante al coordinamento delle azioni da intraprendere per raggiungere un risultato di tale importanza strategicaha dichiarato il presidente della Provincia di Lodi, Fabrizio Santantonio -. Valuteremo insieme alla Città Metropolitana le condizioni operative per riavviare l’aggiornamento della progettazione di questo tratto, la cui riqualificazione è fondamentale per il Lodigiano». 

«Siamo davanti a un’opera che ha una forte valenza per l’intera Lombardia ha aggiunto la consigliera delegata Caputo -. In questi anni abbiamo dato compimento a interventi infrastrutturali decisivi per la viabilità del territorio e oggi vogliamo proseguire in questo impegno costruendo insieme alla Provincia di Lodi un’opzione sostenibile. Stiamo parlando di un’infrastruttura strategica non soltanto per i territori che attraversa, ma per le intere province».