Riduzione degli orari di lavoro: pasti a rischio per il Circolo Ospedaliero di Melegnano

La questione è scoppiata a seguito del nuovo appaltatore del servizio, che impone una riduzione del numero di ore e, di conseguenza, del salario

L'ospedale Predabissi di Vizzolo

L'ospedale Predabissi di Vizzolo

I sindacati sul piede di guerra

Dal 1° gennaio 2016 il servizio di pasti e ristorazione per il Circolo Ospedaliero di Melegnano, che comprende i nosocomi di Cassano d’Adda, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Melzo, Vaprio D’Adda e Vizzolo Predabissi, potrebbe non essere garantito per pazienti e personale sanitario. Tutto a causa del cambio di appalto che, dopo 14 anni di gestione delle cucine da parte di Pellegrini, è passato nelle mani dalla Dussmann Service, multinazionale Tedesca della ristorazione. «Il 23 dicembre Dussmann – fa sapere la Filcams CGIL in una nota - appalto ha dichiarato di essere intenzionata ad assumere 67 dipendenti.  Contrariamente a quanto indicato nel Contratto Collettivo Nazionale del Turismo (che partecipando alla gara di appalto Dussmann si era impegnata a rispettare) l’azienda pretende di assumere solo i lavoratori che accetteranno di ridurre il proprio orario di lavoro del 20%. Questo significa non solo una riduzione del 20% del salario di ciascun lavoratore, ma una riduzione delle prestazioni fornite ai degenti ed al personale dell’ospedale del 20%». Le maggiori conseguenze della politica aziendale adottata da Dussmann si farebbero sentire proprio sull’ospedale Predabissi di Vizzolo, dove vengono preparati i pasti anche per gli altri ospedali del Circolo e dove viene impiegato il maggior numero di lavoratori, in maggioranza donne. «In pratica Dussmann – affondano le rappresentanze sindacali -, che si vanta di essere certificata SA 8000, ovvero di rispettare gli standard previsti dalla responsabilità sociale d’impresa, mette i lavoratori di fronte al seguente ricatto: o accettate di ridurvi lo stipendio del 20% oppure dal 1° gennaio siete disoccupati. Ci domandiamo se tale comportamento ricattatorio possa essere tollerato dal committente e, soprattutto, come sia possibile dare la stessa qualità di un servizio così importante e delicato come quello della preparazione dei pasti di degenti (che comprende quella delle diete speciali) e del personale dipendente delle strutture sanitarie utilizzando meno ore». Alla luce di ciò, i sindacati hanno formalmente chiesto a Dussmann di procedere ad assorbire tutto il personale previsto con le stesse ore e lo stesso inquadramento ed hanno già sollecitato un incontro urgente alla Direzione Sanitaria dell’Ente Ospedaliero, alla quale verrà chiesto di intervenire affinché venga garantito il rispetto del contratto nazionale, a tutela dei lavoratori.
Alessandro Garlaschi