Varata la legge regionale contro bullismo e cyberbullismo

Il nuovo strumento prevedrà percorsi di assistenza alle vittime ed alle loro famiglie, oltre a campagne di sensibilizzazione ed iniziative culturali che partiranno dalle scuole

Stanziati 300mila euro per il 2017

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato in via ufficiale la legge che disciplina gli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, con voto favorevole a larga maggioranza. Solo il M5S non ha partecipato al voto e si è registrata l’astensione di Maria Teresa Baldini (Gruppo Misto-Fuxia People). Attraverso il nuovo strumento normativo, il Pirellone intende programmare e finanziare dei veri e propri percorsi di assistenza alle vittime di questi odiosi fenomeni, con l'ausilio di psicologi e con il supporto di associazioni e istituzioni attive sul territorio. La legge, che potrà avvalersi dello stanziamento di 300mila euro per il 2017, prevede inoltre l'avvio di campagne di sensibilizzazione e di informazione, nonché la promozione di iniziative culturali sui temi della legalità e del rispetto reciproco, a partire dalle scuole. 

«Secondo le stime – ha sottolineato Antonio Saggese, consigliere del gruppo “Maroni Presidente” -, in Lombardia sarebbero 71 mila i ragazzi d'età compresa tra i 15 e i 24 anni ad aver avuto esperienza diretta di episodi di cyberbullismo e oltre 230 mila conoscono amici che hanno avuto questi problemi. Si tratta di un fenomeno subito dai soggetti più deboli, spesso anche da ragazzi diversamente abili, che non hanno la possibilità di difendersi. L’essere oggetto di vessazioni reiterate danneggia chi le subisce in modo talvolta irrimediabile, portando anche nei casi più estremi al suicidio». 

Nella nuova Legge è stata riservata particolare attenzione proprio al cyberbullismo, fenomeno relativamente nuovo e di più recente consolidamento, quindi meno conosciuto ma altrettanto deleterio. «La crescita esponenziale dei social network – ha commentato a riguardo l’assessore all’Inclusione Sociale, Francesca Brianza - e il vastissimo utilizzo da parte dei giovani e giovanissimi, hanno costituito purtroppo un veicolo formidabile nella propagazione, permeazione e crescita di un fenomeno indubbiamente difficile da contrastare e arginare. I numeri delle casistiche sono impressionanti e le vittime di queste nuove forme di persecuzione, a differenza del bullismo diretto, non hanno rifugio». 

«La nostra legge, in attesa dell'approvazione di quella nazionale, vuole fornire strumenti culturali e sociali per poter meglio inquadrare e affrontare il tema – ha commentato Riccardo De Corato, capogruppo di FdI in Regione Lombardia -. La legge si muove su tre azioni: prevenzione, educazione e assistenza, con finanziamenti per campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte a studenti e famiglie, formazione di personale scolastico ed educativo e supporto verso le vittime. Resta comunque fondamentale l'approvazione della legge parlamentare sul contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, che introdurrà strumenti fondamentali come l'oscuramento del sito e l'ammonimento da parte del questore».

Alessandro Garlaschi