Antonio Arnanno, presidente di Sos Adda, ci racconta le inziative portate a termine dall’associazione ambientalista, a partire dai suoi primi anni di vita

Nata due anni e mezzo fa dalla volontà di tre cittadini stufi di osservare gli illeciti di alcuni agricoltori locali che rovesciavano nel fiume liquami di indubbia provenienza, l’associazione è oggi un’importante centro di ritrovo per tutte le persone che privilegiano e condividono i valori ambientalisti. Per comprendere più approfonditamente le questioni sollevate e le attività finora attuate da Sos Adda, abbiamo deciso di incontrare il presidente dell’associazione Antonio Arnanno.

Quali iniziative avete organizzato e portato a termine finora?
Da quando è stata costituita Sos Adda abbiamo svolto molteplici attività volte alla tutela del patrimonio ambientale del nostro territorio: un corso di birdwatching per l’osservazione dell’avifauna locale; un incontro sui pannelli solari e fotovoltaici per promuovere queste forme di energia pulita; un convegno sulla biodiversità; l’epocale bonifica della località Bisnate e ancora tanto altro.
Particolare attenzione è stata dedicata anche ai più piccoli e ai disabili che attraverso una serie di iniziative sono stati avviati a un’educazione ambientale. In questa direzione sono state tenute un ciclo di lezioni nella scuola locale di Zelo Buon Persico, con la conseguente attività pratica sul campo degli alunni, grazie anche al supporto dell’Amministrazione comunale.

Può spiegare nel dettaglio l’intervento attuato a Bisnate?
È stata un’operazione epocale. Abbiamo messo in atto la bonifica della strada svolgendo il ruolo di mediatore tra l’Amministrazione comunale e il gruppo di volontari, chiamati alla pulizia dell’area, dell’associazione Mato Grosso.
Non solo. Abbiamo partecipato anche alla raccolta rifiuti vera e propria. Il ricavato conseguito è stato poi devoluto al sostentamento di alcune missioni umanitarie in America latina. Un fine benefico per un’utilità sociale. In quella occasione il Comune ha preso un provvedimento importante decretando la chiusura della strada dei “rifiuti” di Bisnate. Ricordo le numerose proteste dei residenti, legate all’estromissione della fermata dell’autobus all’interno del paese. Io li capisco, ma loro dovrebbero rendersi conto che la vita è più importante della viabilità e anche le attività di ristorazione, che si sono dichiarate danneggiate dalla diminuzione della clientela, dovrebbero comprendere questa scelta. Un discorso a parte è quello riferito alle lucciole: c’erano prima e ci sono anche adesso.

Negli ultimi giorni di febbraio si è svolta la vostra ultima iniziativa. Come è andata?
Con la mostra fotografica “Sentieri d’Acqua, un viaggio attraverso la rete idrica minore del lodigiano” abbiamo cercato di sensibilizzare le persone anche mediante la fotografia. Si deve sapere che ci sono delle bellezze nel nostro territorio che devono essere tutelate. Se ne sono accorte anche le istituzioni (Regione Lombardia e Provincia di Lodi) che, di fatto, hanno premiato il nostro progetto con una sovvenzione.

Manifestazioni future?
Il 14 marzo si svolgerà la gionata ecologica. Tale iniziativa vedrà la partecipazione di diverse associazioni e avrà come obiettivo principale la raccolta da parte dei partecipanti di ogni tipo di rifiuto lasciato indiscriminatamente in questi anni, lungo le rive del corso d’acqua. Per ulteriori informazioni visitare www.sosadda.it

Maurizio Zanoni