Carta elettronica digitale, lunghe attese, procedure complicate, sito nazionale in panne; con l’arrivo delle vacanze estive si temono disagi

A Peschiera 5 settimane di attesa per ottenere l’appuntamento, più altri sei giorni per la spedizione a Segrate azzerate le liste di attesa, a Milano attivata la procedura di urgenza in caso di necessità

Prima si poteva ritirare la carta d’identità in pochi minuti con una spesa contenuta; oggi il processo digitale, pur dotando il cittadino di uno strumento tecnologicamente più evoluto come la CIE (Carta di identità elettronica), richiede 1-2 mesi di attesa per il rilascio del documento. Il nuovo documento costa a circa 22 euro contro i 5,16 centesimi più i diritti i segreteria di quella cartacea. ll documento non viene più stampato dal Comune ma dall’Istituto Poligrafico dello Stato, operazione che causa in larga parte l’aumento del contributo richiesto ai cittadini: «In tanti si lamentano con noi dei 22 euro – spiegano dal Comune di Milano – ma noi tratteniamo poco più di un paio di euro, mentre le procedure necessarie costano ben di più». È difficile spiegare al cittadino che nel mondo analogico poteva avere il documento subito e in quello digitale invece deve prenotare l’appuntamento, aspettare anche più di due mesi e poi ricevere il documento dopo una settimana via raccomandata nell’era dove Amazon consegna un elettrodomestico in 18 ore. Se ben  se ne parli da 21 anni, solo negli ultimi mesi dopo la sperimentazione dei primi 153 comuni d’Italia su oltre 8.000 esistenti si è accelerato, entro la fine del 2018 tutti i comuni di Italia dovranno rilasciare esclusivamente la nuova CEI. Il mondo cambia velocemente, anche la Pubblica amministrazione non può fare ameno di stare al passo con i tempi. Le risorse sono sempre più limitate e riuscire ad efficientare i processi significa liberare capitoli di spesa da destinare ad altri settori più problematici. Dotare tutti i cittadini di  uno strumento complesso, che in futuro sarà indispensabile sia per utilizzare i sempre più numerosi servizi online della P.A., sia per essere utilizzato come documento di identità personale, consentendo l’identificazione sicura contemporaneamente nel mondo fisico e in quello virtuale, è un progetto ambizioso. Le infrastrutture sulle quali viene sviluppato il progetto dovrebbero essere performanti, ma anche le interfacce utente dovrebbero permettere alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani di  utilizzare i servizi senza molte scocciature. Quindi a monte ci deve essere un attenta analisi e una sperimentazione puntuale. Cose che purtroppo non sono avvenute per le procedure utilizzate ad introdurre il rilascio della CIE.  Il  sito web nazionale  https://agendacie.interno.gov.it/ per prendere gli appuntamenti non funziona regolarmente, creando numerose problematiche agli utenti. Quasi sicuramente le difficoltà sono legate all’infrastruttura, insufficiente a gestire le numerose richieste sul territorio nazionale.  Quando si ha la fortuna di poter accedere al sito, l’interfaccia utente sembra studiata apposta per far rinunciare la maggioranza di quelli che si iscrivono: è difficile da interpretare e non intuitiva. Il sistema prende al massimo due-tre appuntamenti all’ora per ogni postazione attivata dai comuni . A Peschiera Borromeo esempio, il servizio è attivo dal 4 dicembre 2017, le prime date utili per avere un appuntamento sono intorno al 20 maggio. Va da se che di fianco all’agenda ufficiale, c’è l’agenda delle urgenze, che gli impiegati dell’anagrafe tengono  per affrontare le richieste dei cittadini che per svariati motivi non possono attendere così tanto, per il rilascio della CIE. Il Documento viene spedito entro sei giorni al domicilio del richiedente e non c’è altra soluzione al Comune di Peschiera Borromeo che affidarsi alla disponibilità e alla sensibilità degli impiegati dell’Anagrafe che in questo momento di transizione mettono le pezze ai buchi che questa procedura ha esplicato mettendoci del loro. A Milano invece l’Amministrazione ha attivato una procedura di urgenza dove, i cittadini che hanno bisogno, presentando i biglietti di areo o altri documenti di viaggio che attestino l’urgenza, le anagrafi dei vari municipi rilasciano ancora la Carta di identità tradizionale Inoltre il Comune di Milano invia a tutti i cittadini una lettera 180 giorni prima della scadenza della vecchia Carta per dare modo a tutti di prenotare l’appuntamento  per la carta di Identità elettronica, per tempo. Segrate, che fu uno dei primi comuni d’Italia a rilasciare la nuova CIE, fin dal 2016,  in questi giorni  ha triplicato gli sportelli dedicati al rilascio del nuovo documento elettronico, azzerando così la lista di attesa di oltre 4 settimane. Sarebbe auspicabile un potenziamento del servizio anche in tutti quei comuni dove le liste di attesa sono più lunghe di una settimana. Con l’arrivo della bella stagione e delle vacanze estive le richieste di rinnovo o di nuovi rilasci dei documenti  di identità crescono esponenzialmente, sapranno le amministrazioni comunali organizzarsi per tempo evitando disagi ai cittadini?