Dal Governo ipotesi di sospensione dell’Imu. E i Comuni da dove prendono i soldi?

Urgono soluzioni. A Roma si discute di Imu, l'imposta più controversa degli ultimi anni. Il provvedimento di sospensione che il Governo intende compiere a giugno sulla prima rata dell’Imposta Municipale Unica andrebbe a colpire una non indifferente forma di introito che i Comuni italiani hanno a disposizione per ottenere liquidità. Famiglie salve dal pagamento di un onere in più, si può sperare: a costo, tuttavia, di imporre un’altra difficoltà alle autonomie locali destinandole all'estinzione dei servizi.

Secondo il recente studio dell’Associazione nazionale costruttori edili risultano ancora non pagati da parte della pubblica amministrazione 12 miliardi di euro di crediti delle imprese nel settore costruzioni. Ne chiediamo conto alle Amministrazioni del territorio. Consapevoli dell’attuale stato di paralisi delle finanze comunali, i primi cittadini del Sud Est Milano, coloro che hanno in carico l'applicazione e la riscossione dell'imposta, hanno preso l’abitudine di stigmatizzare il contesto con espressioni del tipo: «Taglieremo tutti i servizi. Finiremo a stilare soltanto i registri dell’anagrafe».

Accade a San Giuliano Milanese, dove il gettito Imu raccoglie 8 milioni e 700mila euro. Male è stata accolta la notizia dal punto di vista contabile, da come esterna il sindaco Alessandro Lorenzano. «Perché abbiamo problemi di cassa - puntualizza -. Ora che tutte le entrate, Imu, Tia, imposte sulle attività produttive, dovrebbero venire posticipate alla seconda metà dell’anno, non resterebbe che affrontare la soluzione di prolungare i pagamenti alle imprese: non più in trenta giorni, ma in novanta». Favorevole al concetto di alleggerimento dell’Imu per le fasce meno abbienti, Lorenzano (iscritto al Partito Democratico) traccia un distinguo: «Penso che l’abolizione dell’Imu per le fasce più deboli sia un atto dovuto. Ma non concordo con un’abolizione tout court. Piuttosto che eliminare il gettito Imu sulla prima casa, preferirei una politica di defiscalizzazione per le nuove assunzioni di personale da parte delle imprese. Ovviamente, smollando - così si esprime - sul Patto di Stabilità».

A Melegnano (dove l’Imu raccoglieva 1 milione e 450mila euro sulla prima casa e 2 milioni circa sulla seconda) anche Vito Bellomo, frontman del Popolo della Libertà locale, non smentisce: «Siamo nell’incertezza più assoluta. Non sappiamo ancora quanto trasferirà il Governo, né quando». Il sindaco svela aderenza con il Delrio-pensiero, conforme all’idea di federalismo fiscale del pago, voto, vedo: «Le imposte locali dovrebbero rimanere tutte sul territorio», conclude.

Marco Maccari