È nata "KPopItalia", l'associazione italiana che promuove cultura e musica sud coreana

Non conosci la musica coreana? Hai mai partecipato a un flash mob? È il momento giusto per entrare in questo affascinante mondo. È nata KpopItalia, la prima associazione coreana che ha lo scopo di divulgare e promuovere la musica coreana nel nostro Paese.

Sentiamo cosa ci ha raccontato a proposito Marilia Schinaia, presidente dell’associazione.

Da quando avete istituito la fondazione?
KpopItalia ha visto la luce intorno alla metà di maggio. È partito come progetto online di coesione tra i fan del genere musicale Kpop e poi si è sviluppato nel tempo anche offline, grazie all'organizzazione di eventi come raduni regionali o flashmob. 

 

Quali sono gli obiettivi che persegue la vostra associazione?

KpopItalia ha l'obiettivo di essere il punto di riferimento di tutti gli appassionati di musica e cultura giovanile sud coreana. Si propone di diffondere la musica Kpop anche nel “bel paese” e di aprire gli orizzonti per le case discografiche e il Governo sud coreano, al fine di rendere anche l'Italia, un paese aperto al potenziale che il Sud Corea sta sviluppando giorno dopo giorno.

 

Avete registrato una buona risposta da parte del pubblico? Soprattutto quale fascia di età vi segue?

Sorprendentemente, KpopItalia ha già una buona notorietà tra chi vive di passioni asiatiche.
Nonostante sia ancora difficile riuscire a ottenere fiducia nel progetto, quasi 3mila utenti sono iscritti alla nostra pagina Facebook o si muovono su piattaforme esterne e siamo convinti di poter raggiungere un ottimo numero entro la fine del 2012.

L'età media degli utenti si alterna tra i 14-18 anni e i 18-24 anni, con dovute eccezioni: il nostro target non ha limiti, in quanto parte dall'età di 10/11 anni e arriva anche ai 50.

 

Come riuscite a mettervi d’accordo per i vostri flash mob? Come preparate le coreografie?

La comunicazione e l'organizzazione degli eventi avviene esclusivamente online. Al contrario dei raduni (che vengono pubblicizzati solo all'interno dei gruppi regionali) i flash mob vengono pubblicizzati ovunque, sono diffusi tra facebook, forum, siti, blog e anche piattaforme straniere legate ai fan del Kpop internazionale.
Il flash mob è un mixaggio di diverse coreografie originali e solitamente viene diffuso anche il video assieme all'evento. Ogni partecipante impara le coreografie autonomamente e, quando possibile, si organizzano prove una settimana prima dell'evento. Giunti al giorno del flash mob, ci si raduna al mattino per poter provare ininterrottamente la coreografia fino all'orario predefinito per il flash mob, che si svolge solitamente nel pomeriggio.

 

I BigBang hanno vinto agli EMA di MTV il premio WORLDWIDE ACT superando addirittura Britney Spears, che gareggiava contro di loro. Cosa ne pensate di questo importante risultato raggiunto?

Siamo tutti super emozionati! Vedere i BigBang vincere un premio europeo di tale portata ci fa brillare gli occhi. È un nuovo inizio, il nostro. Grazie a questa vittoria il mondo, l'Europa, ha scoperto che esiste qualcosa al di là dei loro schemi: artisti coreani, la musica Kpop.

Sicuramente questo evento ha segnato una data importantissima per la diffusione del Kpop nel nostro continente e soprattutto in Italia. E chissà, magari riusciremo a vedere i BigBang proprio in una tappa qui a Milano, il prossimo anno!

 

Cosa ci racconti a proposito del flash mob organizzato a Milano (nella foto)?

Lo scorso 16 Ottobre, l’Associazione ha organizzato due flash mob a livello nazionale, uno a Napoli e uno a Milano, dedicati ai Super Junior, una delle più popolari band sud coreane a livello mondiale. I flash mob avevano l'obiettivo di far parlare dell'Italia come nazione che desidererebbe una tappa del Super Show 4, tour mondiale dei Super Junior che partirà questo novembre a Seoul. 

 

Volete lasciare un messaggio ai nostri lettori?
Non dovete lasciarvi ingannare dal nome: il genere Kpop non riguarda un solo stile musicale, ma ha un carattere totalmente indefinito.
Esistono decine, forse centinaia, di gruppi e solisti di stampo diverso: pop, rap, hip hop, dance, ballad e anche rock. Solo con la scoperta di questo panorama musicale potrete scoprirne la vera essenza. Per esperienza personale, possiamo dire con certezza che nessuno, una volta approcciato il Kpop con uno spirito libero da pregiudizi o preconcetti, è più riuscito a farne a meno.

Colgo, infine, l'occasione per invitare chi lo desiderasse a visitare il sito dell'Associazione http://kpopitalia.net dove è anche possibile accedere alle icone dei vari social networks.

 

Susanna Tosti