Il fascino di un’antica bottega calzaturiera, attiva dal 1959

«Lavoro qui dal 1980 - racconta - ma mio padre aprì la bottega nel 1959; all’inizio venivano realizzate scarpe su misura, poi negli anni Settanta è cominciata anche la vendita». Alla parete una foto dei genitori, abbracciati, accanto alla vetrina del negozio. Sono volti di artigiani che, in anni difficili e con pochi mezzi, hanno messo su una bottega, con tale cura e passione, da tramandarla poi al figlio, che ha ereditato non solo la proprietà ma l’amore per il suo lavoro. Una maestria, quella di Adriano Zambello, riconosciuta oltralpe. All’interno della bottega è incorniciato un attestato con una medaglia d’oro. «Un premio vinto da mio padre - puntualizza Massimo - per una mostra a Blackpool, in Inghilterra». Un gemellaggio fra artigiani italiani e inglesi, il padre ha partecipato con un suo modello su misura, premiato poi con una medaglia d’oro. Riconoscimento che è lì a testimoniare come un paio di scarpe, se realizzato da un abile artigiano, può essere un autentico capolavoro.

Elisa Giacalone