RSA: qui gli anziani sono curati e coccolati

Basta guardarsi intorno e vedere le foto delle attività svolte, che rivelano armonia e vivacità, che si percepiscono anche dallo sguardo degli anziani che si incontrano nei corridoi. I momenti di animazione sono vari: dai lavoretti a maglia, venduti poi al mercatino di Natale, all’attività motoria con i birilli. Gli anziani sono così costantemente stimolati al dialogo e alla condivisione. Lo stabile, costruito nel 2000, è di proprietà del Comune di Milano. «La residenza - puntualizza Manuela Canevari, direttrice della struttura - è gestita da una cooperativa sociale, la KCS Caregiver, che si occupa anche di varie RSA in Italia». Tra le circa ottanta strutture, c’è anche quella di Via Mecenate, aperta a maggio 2001. «Questa residenza - spiega Canevari - è stato il primo esperimento del Comune nel delegare la gestione ai privati, attraverso gare di appalto». Esperimento, a giudicare dai risultati, riuscitissimo. Gli anziani residenti sono 120 di cui 102 gestiti dalle liste di attesa del Comune e 18 sono a “solvenza diretta”, curati cioè direttamente dalla KCS. È il Comune di Milano, nel caso dei residenti, che si occupa del pagamento della retta mensile. Un servizio medico copre l’intera giornata, dalle 8 alle 20. Unica pecca: i tempi di attesa sono piuttosto lunghi, mediamente un anno e mezzo. Tuttavia, è previsto anche un servizio diurno. Rivolto a 30 persone autosufficienti, il servizio diurno prevede, nel caso dei residenti, due liste: 25 posti gestiti dal Comune e 5 a solvenza diretta. Un sostegno ottimale per le famiglie che affidano il proprio parente a una struttura professionale. Il servizio diurno offre la possibilità di trascorrere l’intera giornata nella residenza, scandita da ritmi precisi: dal pranzo alle attività di animazione, dalla fisioterapia all’eventuale bagno assistito. Nel tardo pomeriggio, gli anziani sono poi accompagnati a casa, direttamente dagli operatori della cooperativa. Non mancano i momenti musicali. Durante la nostra visita, un duo evergreen ha intonato “Roma non fa la stupida stasera” seguita da “Ma la notte no” e, tra le note di “Malafemmina”, qualcuno si è cimentato anche nel ballo. Lungo i corridoi, tra le varie indicazioni di uffici, toilette e ambienti dedicati alle attività, un cartello indica il parrucchiere. Eh sì, sono previsti una volta al mese, compresi nella retta mensile, un appuntamento dalla parrucchiera e la visita di un podologo. E per i più tecnologici è in fase di sperimentazione un progetto Internet, grazie al quale i partecipanti potranno barcamenarsi tra mouse e tastiera e approcciarsi alla realtà virtuale.

Elisa Giacalone