La bonifica dei misteri sprofonda nei fondi neri della Sadi

Stavolta nella rete sono finiti i pesci grossi. Giuseppe Grossi, presidente della Sadi, l’impresa specializzata in bonifiche ambientali operativa anche nell’ex area industriale dove sorge ora Milano Santa Giulia, e Rosanna Gariboldi, assessore a Pavia e moglie di Giancarlo Abelli, deputato del PdL, sono stati arrestati in seguito alle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Milano. Gli inquirenti hanno scoperto un giro illecito di denaro che coinvolge conti correnti svizzeri e monegaschi e che farebbero riferimento proprio a Grossi e alla sua società. In sostanza, costi di bonifica volutamente ‘gonfiati’ che andavano ad alimentare presumibilmente fondi neri, rivelati tramite una rogatoria avviata proprio nel Principato di Monaco nel 2007. Un bonifico di 500.000 euro finito su un deposito svizzero gestito da un uomo di fiducia di Grossi aveva acceso la lampadina dei sospetti; alcuni mesi più tardi, sullo stesso conto corrente di Montecarlo erano finiti 632.000 euro da conti esteri ‘schermati’ ma facenti riferimento allo stesso Grossi. Rosanna Gariboldi si è difesa dichiarando che si trattava di una somma determinata dalla restituzione di un prestito concesso all’ ‘amico’ Grossi.
Già nel febbraio scorso, sempre in seguito alle indagini sui fondi neri delle bonifiche, erano stati arrestati l’avvocato svizzero Fabrizio Pessina e gli ex membri della Guardia di Finanza Giuseppe Anastasi e Paolo Pasqualetti.